“I cittadini possono stare tranquilli con il nuovo sistema riuscirà a garantire un servizio potenziato e soddisfacente per tutti i cittadini della provincia di Benevento”. Parola di Ciriaco Pedicini, responsabile del servizio di emergenza 118 dell'Asl di Benevento.
Un sistema nella bufera da quando, per la carenza di medici, si è resa necessaria una riorganizzazione che prevede a fronte del soccorso con le ambulanze con medico a bordo, l'intervento di ambulanze senza medico ma con infermieri formati per le emergenze su messi tecnologicamente avanzate, inoltre un dettagliato sistema di automediche che assicura l'intervento del professionista laddove indispensabile.
Un sistema non ancora inaugurato (ad eccezione della zona del Fortore in cui è entrato in vigore negli ultimi mesi del 2023) ma che ha già attirato critiche e dissensi da alcuni sindaci, politici, sindacati e cittadini.
Volpe (Asl): operazione verità "basta allarmismi e dati infondati"
Necessario dunque per l'azienda sanitaria locale “un'operazione verità” messa a punto questa mattina, nella sede di via Oderisio, dal direttore generale Gennaro Volpe e dal responsabile 118 Pedicini.
Nessun timore, secondo il dg che ha parlato di critiche strumentali e dati diffusi per provocare inutili allarmismi.
“Una riorganizzazione necessaria per la carenza di medici, già presente in gran parte d'Italia. Non sono bastati – ha dettagliato Volpe - i concorsi, né il ricorso alle 'prestazioni aggiuntive', che devono essere eccezionali e attivabili per periodi ristretti e che pure l'Asl di Benevento ha utilizzato: con più di 18mila ore per il 2023”.
E sul nuovo sistema “Partiremo ad Aprile – aggiunge - e spero che possano placarsi le voci infondate di questo periodo. Un grave danno per il territorio e per i cittadini, il sistema non solo assicura soccorsi efficaci ma li potenzia”.
Sui codici rossi interventi più veloci
Numeri dettagliati da Pedicini “Sulla sperimentazione messa in atto negli ultimi mesi 2023 nel Fortore, con sole due automediche ed il potenziamento della rete, l'assessorato regionale alla sanità ha rilevato, nello stilare i tempi di intervento, una riduzione di più di due minuti sull'intervento dei codici rossi”. Ha poi bollato come “un'asineria” le opinioni di chi sostiene che “con l'intervento delle ambulanze infermieristiche si muore”.
Il nuovo sistema di emergenza, lo ricordiamo, prevede 1 Centrale Operativa; 2 Psaut (a Cerreto e San Bartolomeo); 5 postazioni mobili medicalizzate: Benevento, Melizzano, Torrecuso (in contrada Olivola), Montesarchio e San Marco dei Cavoti. In aggiunta, in considerazione delle peculiarità del territorio e della complessa viabilità, un'ulteriore auto nel comune di Paduli. Restano confermate le 11 ambulanze infermieristiche attrezzate con strumenti tecnologici di ultima generazione e professionisti con elevate competenze che applicano i protocolli operativi specifici di soccorso avanzato, per intervenire con efficacia e assoluta professionalità.
Un sistema che sarà supportato da un'adeguata formazione e funzionerà sull'intero territorio per Pedicini che aggiunge “La riallocazione dei mezzi di soccorso e il potenziamento della rete, con l'implementazione della automediche, garantirà la stessa risposta a tutti. Un sistema ormai diffuso in tutta Italia e stabilità dal legislatore attraverso il decreto 70”.
