Quattordici casi di violenza di genere in meno di tre mesi al solo Pronto Soccorso dell'ospedale San Pio di Benevento.
Un dato allarmante emerso nell'ambito della giornata di approfondimento su “Rete intraospedaliera e territoriale per combattere la Violenza di Genere e percorso rosa”.
Dall'analisi e il monitoraggio dei dati alla prevenzione tanti i temi al centro dell'incontro che ha raccolto il mondo sanitario con le forze dell'ordine e la procura con un obiettivo unitario.
“Siamo orgogliosi di questa giornata nata per sensibilizzare gli operatori sanitari su tutti i protocolli attivi per garantire alle vittime di violenza un percorso che salvaguardi la loro integrità sia fisica che psichica – ha chiarito Roberto Alfano, direttore sanitario ospedale San Pio -. Presso il nostro pronto soccorso è già attivo da tempo un apposito percorso messo in campo grazie alla collaborazione con la procura sannita”.
“Si tratta di un protocollo applicato in tutti i casi di violenza di genere o su minori, definito percorso rosa e dal 2019 è stato implementato grazie all'intesa con la Procura a seguito della modifica del quadro normativo per la gestione dei casi di violenza di genere – ha chiarito Maria Gabriella Coppola – direttore Uoc Medicina d'urgenza e Pronto soccorso dell'ospedale sannita -. Oggi parliamo di strategie condivise e percorsi dedicati tra tutti gli attori della rete del percorso rosa sia intraospedaliera che extraospedaliera. Come sanitari assicuriamo una presa in carico precoce della vittima nei diversi settori. E immediatamente ci relazioniamo con i diversi soggetti della rete extraospedaliera per la prevenzione secondaria, mirata ad evitare e prevenire il rischio di reiterazione delle violenze attraverso un protocollo ben definito”.
Fa riflettere, infine, il dato che riguarda la casistica emersa: “Nel 2024 (ndr meno di tre mesi) abbiamo avuto già 14 accessi – ha concluso Coppola – si tratta di dati preoccupanti ed è essenziale farli conoscere alla rete raccolta oggi e continuare a monitorarli”.
