La demedicalizzazione delle ambulanze continua a far discutere, nel Sannio. Chiedono di ripristinare la presenza del medico a bordo dell'ambulanza i sindaci dei comuni della Valle Telesina con un documento indirizzato al Direttore dell'Asl Gennaro Volpe. Dopo la mobilitazione, e i risultati raggiunti sotto lo stesso fronte nel Fortore, l'Associazione Salute & Territorio si sono riuniti presso la Protezione Civile di Cusano Mutri.
“Abbiamo convocato i sindaci del Psaut di Cerreto Sannita – ha spiegato a riguardo il presidente dell'associazione Alfredo Lavorgna – perchè ormai da un anno è entrato in vigore l'attuale assetto che prevede la demedicalizzazione delle ambulanze. Nello scorso dicembre c'è stata l'apertura del dg dell'Asl a reinserire, in alcuni casi, il medico sulle ambulanze ricorrendo alle prestazioni aggiuntive e infatti da gennaio, a San Bartolomeo in Galdo, è presente il medico. Una promessa rivolta anche a Cerreto Sannita ma ad oggi ancora niente è cambiato. Di qui la nostra sollecitazione ai sindaci perchè possano rappresentare le difficoltà al dg”.
Dall'incontro, che ha coinvolto le fasce tricolori di Cusano Mutri Pietro Crocco, Pietraroja Angelo Torrillo, Cerreto Sannita Giovanni Parente, Guardia Sanframondi Raffaele Di Lonardo e il Vice Sindaco Antonio Ruggieri per San Lorenzello è infatti emerso un documento rivolto al numero uno dell'azienda sanitaria locale”.
“Attendiamo ora le decisioni dell'Asl” dettaglia ancora Lavorgna. Intanto non possiamo che registrare una situazione difficile sul piano sanitario “Visto il nostro territorio la situazione è complicata: all'ospedale di Sant'Agata dei Goti c'è un pronto soccorso funzionate solo nelle ore diurne, niente da fare per l'ospedale di Cerreto Sannita e a Benevento sono ormai note le difficoltà che si vivono in pronto soccorso. Certo la demedicalizzazione delle ambulanze non aiuta”.
E l'associazione “Salute e Territorio” chiarisce anche che ha sempre sostenuto pubblicamente che il personale infermieristico svolge un lavoro prezioso e fondamentale sulle ambulanze 118 della ASL di Benevento. “Riteniamo – conclude Lavorgna - che le prestazioni di emergenza sul territorio raggiungono la massima efficacia se i pazienti sono assistititi dall’equipe al completo, costituita da medico infermiere e autista soccorritore. La mancanza di una sola di queste tre figure professionali fa aumentare le difficoltà nel soccorso. Abbiamo sempre dichiarato che la demedicalizzazione delle ambulanze determina un sovraccarico di responsabilità e di lavoro di cui il personale infermieristico si fa carico con esemplare professionalità senza che ci sia un corrispettivo riconoscimento economico. Sono l’asse portante del sistema sanitario e per questo hanno la nostra massima stima e riconoscenza”.