Gli occhi pieni di lacrime, tanti giovanissimi, abbracci composti, applausi e il suono delle sirene per salutare colui che per tanti, tantissimi, a Benevento ha rappresentato un faro.
Duomo gremito a Benevento per l'ultimo saluto a don Pompilio Cristino. In migliaia hanno reso omaggio allo storico parroco della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, al rione ferrovia, scomparso all'età di 72 anni per un malore. Cittadini e istituzioni hanno partecipato ai funerali in Cattedrale.
Due comunità a lutto: Irpinia e Sannio
Due comunità in lutto, quella sannita dove don Pompilio Cristino ha vissuto per anni e quella irpina essendo originario di Montecalvo Irpino. “Testimonianza di quanto e come ha lavorato giorno dopo giorno per 48 anni dal momento in cui fu ordinato sacerdote da monsignor Calabria”, il ricordo dell'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca che ha ricordato il suo carattere timido pur essendo un parroco molto amato dal popolo. Quel popolo che lo ha accompagnato fino all'ultimo saluto, rimarcando l'affetto, il suo legame col mondo del volontariato.
Il mondo del volontariato saluta don Pompilio Cristino
Monsignor Cristino era stato vicario generale della Diocesi di Benevento, per l'ultimo saluto in Cattedrale anche molti esponenti del mondo del volontariato e della Misericordia di cui aveva ricoperto per anni il ruolo di Correttore regionale e di Benevento. Ed ecco che in Cattedrale a Benevento c'era oggi anche monsignor Franco Agostinelli, Vescovo Emerito di Patro e correttore nazionale delle Misericordie e il presidente regionale delle Misericordie della Campania Fiorenzo Vespasiano. Tutti uniti nel ricordo di don Pompilio Cristino. In prima fila tante autorità civili e religiose, ma anche tanti cittadini e volontari. A campeggiare davanti al Sagrato il motto che amava tanto: “Cuore ardente e mani operose”.
