"False dichiarazioni", imputazione coatta per quattro persone

Elezioni comunali a Paduli, la decisione del gip

Paduli.  

Il pm Arturo De Stefano aveva proposto l’archiviazione, ma il gip Loredana Camerlengo non è stato dello stesso avviso. E, in linea con l’opposizione della parte offesa ad una scelta che mettesse la parola fine sull’inchiesta, ha disposto l’imputazione coatta per falso ideologico per le quattro persone di Paduli chiamate in causa da un’indagine partita dopo la pronuncia con la quale il Tar, nel marzo 2012, aveva respinto il ricorso contro gli esiti delle elezioni comunali a Paduli, che nel maggio 2011 avevano decretato la vittoria di Michele Feleppa.

Tutto ruota attorno alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà con le quali quattro rappresentanti di lista avevano contestato alcune attribuzioni di voto. Dichiarazioni presentate a supporto del ricorso, ma il cui contenuto – avevano scritto i giudici nel motivare il no – non aveva “trovato conferma nella verificazione”. Per questo era stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura di Benevento. Il passo successivo era stato un esposto-denuncia del dottore Feleppa, assistito dall’avvocato Antonio Di Santo. Meno di un anno fa il pm aveva chiesto l’archiviazione per “l’impossibilità di sostenere l’esistenza del dolo”; inevitabile, dopo l’opposizione della parte offesa, la fissazione di una camera di consiglio dinanzi al gip. Ieri la decisione: imputazione coatta per i quattro indagati, difesi dagli avvocati Vincenzo Regardi e Domenico Vessichelli.

di Enzo Spiezia