"Voto di scambio", Cardone in Procura: mai fatto richieste

Interrogata la dipendente Asl coinvolta in un'indagine con Del Basso De Caro e la moglie

Benevento.  

Ha ripercorso i termini di quell'incontro, nel gennaio 2013, con la dottoressa Ida Ferraro, con la quale aveva discusso di politica e della sua appartenenza ad una famiglia vicina al centrodestra, ed ha escluso di aver avanzato qualsiasi richiesta. Perchè – ha sostenuto – in quel periodo non aveva alcuna voglia di tornare al Rummo dopo il deterioramento dei rapporti con l'allora direttore generale Nicola Boccalone. Aggiungendo, inoltre, che, essendo comandata, non avrebbe potuto occupare alcuna posizione organizzativa.

Ha risposto così alle domande del procuratore aggiunto Giovanni Conzo e del sostituto Francesca Saccone, Rita Cardone, impiegata Asl aggregata fino al novembre 2012 al Rummo, dove sarebbe rientrata nel 2015. Oggi pomeriggio il suo interrogatorio, andato avanti per un'abbondante mezz'ora. Assistita dall'avvocato Federico Paolucci, Cardone è indagata per voto di scambio in concorso con Ida Ferraro, dirigente amministrativo del Rummo, ed il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, al quale è contestata anche un'ipotesi di tentata concussione. Il parlamentare e la moglie, difesi dall'avvocato Marcello D'Auria, sono stati interrogati lunedì, anche loro, come Cardone, su richiesta.

L'ipotesi di voto di scambio è stata prospettata in relazione al contenuto di una telefonata, intercettata dalla Squadra mobile, nel corso della quale Ferraro, parlando con Del Basso De Caro, aveva accennato, secondo gli inquirenti, ad un presunto pacchetto di consensi che Cardone avrebbe potuto assicurare in cambio di un ritorno al Rummo. Un'espressione, quella sulla non gratuità dei voti, che la dirigente aveva chiarito al cospetto dei Pm, precisando che si trattava di valutazioni personali e basta.

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