Quattro anni e 20mila euro di multa. E' la condanna stabilita dal gup Loredana Camerlengo, con rito abbreviato, per Massimo Cinelli (avvocato Mariacarmela Fucci), il 31enne di Airola, già noto alle forze dell'ordine, arrestato nel luglio 2017 dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, che lo avevano bloccato mentre era pronto, dopo aver scalato il cancello di un'abitazione in via Carracciano, a lanciare una molotov, di cui si era liberato quando aveva visto i militari, contro la Mitsubishi che il proprietario aveva parcheggiato nel cortile.
Il giovane era finito in carcere, dove si trova attualmente, a disposizione del sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro. E quando era comparso dinanzi al gip Flavio Cusani, per l'udienza di convalida, aveva sostenuto di aver ricevuto una promessa che aveva accettato perchè aveva disperatamente bisogno di soldi: avrebbe incassato 200 euro se avesse portato a termine la 'missione' che gli era stata affidata: incendiare quell'auto. Ma quando gli era stato chiesto di indicare il mandante del gesto, aveva preferito trincerasi nel silenzio.
L'allora 30enne aveva richiamato l'attenzione su una difficile condizione economica – questa la sua versione – che lo aveva indotto a dire sì a quella offerta che gli avrebbe consentito, a 'risultato raggiunto', di avere a disposizione un po' di soldi per mangiare. Aveva spiegato di aver fatto tutto da solo: dall'acquisto della benzina alla preparazione della bottiglia incendiaria che avrebbe dovuto scatenare le fiamme, ma aveva escluso di aver agito in altre circostanze.
L'indagine aveva poi fatto registrare ulteriori novità a distanza di un mese, quando era scattata la misura cautelare per un 80enne ed un 51enne, anche loro di Airola, accusati, sulla scorta di un'attività investigativa supportata dalle intercettazioni telefoniche, di essere, rispettivamente, il presunto mandante ed uno dei due autori del gesto contestato a Cinelli. Addebiti che l'anziano, al quale erano poi stati revocati i domiciliari per motivi di salute, aveva respinto con forza rispondendo alle domande, a differenza di quanto fatto dall'altro.
Esp
