Gare d'appalto del Comune 'pilotate', undici rinvii a giudizio

Le accuse a vario titolo: associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta

Benevento.  

Tutte rinviate a giudizio dal gup Gelsomina Palmieri le undici persone tirate in ballo dall'inchiesta, diretta dal procuratore aggiunto Giovani Conzo e dal sostituto Nicoletta Giammarino, e condotta dai carabinieri, su alcune gare d'appalto del Comune di Benevento che sarebbero state pilotate in cambio di presunte tangenti.

La decisione è arrivata dopo la riunione al troncone principale dell'indagine delle due posizioni che erano state stralciate: quelle di Angelo Collarile (avvocato Antonio Verde), 46 anni, e Fioravante Carapella (avvocato Nunzio Gaglitto), 56 anni, di Benevento, i due imprenditori di cui, un anno fa, il giudice Roberto Melone aveva respinto la richiesta di patteggiamento non ritenendo congrua la pena concordata di 1 anno. Due ulteriore istanze di patteggiamento -1 anno e 6 mesi e 1 anno e 10 mesi – erano state avanzate per Carapella, ma non avevano incrociato il consenso del pm Maria Scamarcio.

Con Collarile e Carapella dovranno affrontare il processo, che partirà il 25 settembre, Angelo Mancini (avvocato Vincenzo Regardi), 48 anni, di Benevento, chiamato in causa come ex coordinatore dei progetti del Piu Europa, che, secondo gli inquirenti, avrebbe orientato l'assegnazione di una serie di lavori dopo aver spiato le offerte delle ditte partecipanti attraverso un endoscopio che sarebbe stato infilato nelle buste, senza aprirle; Mario Siciliano (avvocati Roberto Prozzo e Luigi Giuliano), 54 anni, Pietro Ciardiello (avvocato Roberto Prozzo), 70 anni, di Benevento, Giuseppe Pancione (avvocati Dario Vannetiello e Raffaele Scarinzi), 58 anni, di San Martino Valle Caudina, Pellegrino Parrella (avvocati Dario Vannetiello e Teodoro Reppucci), 56 anni, di Roccabascerana, Antonio D'Addona (avvocati Antonello Aucelli e Vincenzo Fiume), 54 anni, di Montecalvo Irpino, Guido Mastantuono (avvocato Alessio Lazazzera), 52 anni, di Montecalvo Irpino, Angelo Pilla (avvocato Federico Paolucci), 57 anni, di Benevento, e Carmine Iannella (avvocato Giuseppe Sauchella), 53 anni, di Torrecuso, quest'ultimo l'unico a non essere stato raggiunto da alcun provvedimento nel giugno del 2016, quando erano state eseguito una serie di misure cautelari successivamente attenuate e revocate.

Le accuse contestate a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione e alla turbativa d'asta e sono relative alle gare per la realizzazione di una stazione attrezzata per autobus extraurbani, la riconfigurazione e la messa in rete di una serie di piccole piazze al rione Libertà e a San Vito, la riqualificazione del ponte Santa Maria degli Angeli sul fiume Sabato, la costruzione di un ponte didattico ciclopedonale Santa Maria degli Angeli – Rione Libertà, e del ponte Torre della Catena sul fiume Sabato.

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