"Falso in cartella clinica", prosciolto il professore Huscher

La decisione nei confronti dell'ex primario di Chirurgia del Rummo

Benevento.  

La Procura ne aveva chiesto il rinvio a giudizio, sollecitato anche dalle parti civili, ma il gup Flavio Cusani si è espresso in senso contrario. Ed ha stabilito il non doversi procedere, perchè il fatto non costituisce reato, nei confronti di Cristiano Huscher, ex primario di Chirurgia del Rummo, imputato di falso in atto pubblico.

L'accusa gli era stata contestata in un'inchiesta che il sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro aveva avviato dopo la denuncia di un altro chirurgo dello stesso ospedale, Nino Rosa. Quest'ultimo era stato infatti tirato in ballo, al pari di due colleghi, da un paziente della provincia di Caserta che aveva operato il 21 luglio del 2012.

L'uomo, all'epoca 36enne, si era ricoverato per problemi alla colecisti che avevano reso necessaria l'asportazione dell'organo. A distanza di quindici giorni aveva però subito un altro intervento, stavolta effettuato da Huscher, che nella cartella clinica aveva attestato – falsamente, sosteneva il Pm - la presenza di lesioni alle vie biliari ed al colon dovute alla precedente operazione. Lesioni non restituite, però, dalla risonanza magnetica praticata al degente dopo il primo intervento. Ecco perchè, una volta avuta contezza del contenuto della cartella clinica, il malcapitato aveva deciso di rivolgersi all'autorità giudiziaria, innescando un'indagine a carico di Rosa ed altri due membri dell'equipe chirurgica.

Un'indagine che, dopo una consulenza curata dai professori Cristoforo Pomara e Antonio Ambrosi, che avevano escluso le lesioni, ed una ulteriore prosecuzione accordata dal gip Gelsomina Palmieri, era sfociata nell'archiviazione, proposta dalla stessa Procura. La richiesta di scrivere la parola fine era arrivata successivamente anche in relazione all'inchiesta, per falso, partita nei confronti di Huscher dopo la denuncia di Rosa, ma in questo caso la decisione era stata diversa.

Di qui la fissazione dell'udienza preliminare, conclusa questa mattina, dopo l'escussione di alcuni testi, con il proscioglimento di Huscher, difeso dall'avvocato Antonio Terralavoro. Il fatto non costituisce reato, ha sentenziato il giudice, resta da capire se la sua pronuncia sarà appellata dal Pm. Il dottore Rosa e l'Azienda ospedaliera, parti civili, sono stati rappresentati, rispettivamente, dagli avvocati Vincenzo Regardi ed Antonio Cicatiello.

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