"Usura bancaria", il gip ordina due imputazioni coatte

La Procura aveva chiesto l'archiviazione, no di un artigiano, parte offesa

Benevento.  

La Procura aveva proposto l'archiviazione in due occasioni: nella prima, che risale alla fine del 2016, il gip, dopo l'opposizione della parte offesa, aveva deciso ulteriori accertamenti, al termine dei quali aveva però reiterato la richiesta di scrivere la parola fine sull'inchiesta. Il gip Loredana Camerlengo non l'ha però accolta, ordinando l'imputazione coatta, per usura, nei confronti di due funzionari, napoletani, di un istituto di credito e di una società di leasing e factoring.

L'accusa è relativa ad un'indagine avviata dopo la denuncia presentata da un artigiano di Ceppaloni in relazione ad un mutuo ipotecario sul quale sarebbero stati applicati tassi d'interesse considerati usurari.

Nel motivare la scelta di non archiviare, il giudice ha spiegato che dagli atti “si deve ritenere compiutamente integrata l'ipotesi di reato contestata non potendosi in via preliminare ed aprioristica escludere l'elemento psicologico, che solo in sede di vaglio dibattimentale potrà trovare la sua naturale sede di valutazione”. Sì, dunque, alle argomentazioni del piccolo imprenditore, supportato dall'associazione 'Sos Illeciti bancari' di Orazio Marchetti, da tempo in campo nella battaglia contro l'usura bancaria.

Esp