"Lite per il bimbo con la mia ex, mai colpito il fratello"

Interrogato il 31enne arrestato dai carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio

San Giorgio del Sannio.  

Ha sostenuto di essere andato a casa dell'ex convivente perchè riteneva eccessive le limitazioni ai suoi incontri con il bimbo nato dalla loro relazione, e di aver litigato con lei. Uno 'scontro' che aveva poi coinvolto il fratello della donna, con il quale ha ammesso di aver avuto una colluttazione, escludendo, però, di averlo colpito al volto con una chiave inglese.

Chiuso nel carcere di contrada Capdimonte da due giorni, si è difeso così, assistito dall'avvocato Antonio Leone, il 31enne di San Martino Sannita arrestato mercoledì sera dai carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio per maltrattamenti, lesioni e tentato omicidio. Ipotesi di reato contenute in una ordinanza di custodia cautelare adottata in un'indagine del sostituto procuratore Maria Colucci.

L'uomo è comparso nella tarda mattinata, per l'interrogatorio di garanzia, dinanzi al gip Giuliana Giuliano, ricostruendo la storia di un legame sentimentale che si era interrotto lo scorso 24 febbraio. Da quel momento, ha precisato, aveva inviato dei messaggi via whatsapp alla compagna, che li aveva conservati perchè ritenuti di stampo intimidatorio.

La situazione era poi degenerata il 5 giugno, allorchè, raggiunta l'abitazione, aveva discusso animatamente con la donna, in difesa della quale era intervenuto il fratello. Che lui, sostengono gli inquirenti, dopo avergli stretto le mani al collo, avrebbe cercato di scaraventare giù da una finestra che dà su un balcone.

Infine, di fronte alla sua comprensibile resistenza, l'avrebbe bersagliato con un attrezzo, costringendo il malcapitato a far ricorso alle cure dei medici, che lo avevano giudicato guaribile in sette giorni. Nelle prossime ore la decisione del giudice sulla sostituzione della misura a carico del 31enne chiesta dall'avvocato Leone.