Protesi al Fatebenefratelli, indagato il primario di Ortopedia

Decreto perquisizione e sequestro pm Tillo in una inchiesta a carico anche di soci azienda

Benevento.  

Hanno perquisito studi ed abitazioni, facendo tappa anche all'ospedale Fatebenefratelli. Obiettivo: sequestrare ogni documento ritenuto utile all'inchiesta. La dirige il sostituto procuratore Assunta Tillo, è sua la firma in calce al decreto di perquisizione e sequestro eseguito dalla guardia di finanza a carico di tre persone: il primario di Ortopedia del Fatebenefratelli, Antonio Piscopo, ed i due soci di un'azienda - uno di Benevento, l'altro di Napoli - che cura la rappresentanza e la distribuzione di protesi prodotte da una società molto nota nel settore.

Truffa, corruzione e riciclaggio le ipotesi di reato prospettate dal Pm in un'attività investigativa che ha messo nel mirino l'acquisto delle protesi che vengono utilizzate nei pazienti che ne hanno bisogno. Protesi che in alcuni casi vengono definite "non necessarie": perchè non andavano comprate dalla struttura sanitaria, alla quale vengono poi rimborsate dall'Asl, o perchè non andavano applicate?

A corrobare l'indagine, che alcuni giorni fa era già stata scandita dal sequestro di alcuni documenti nella sede dell'azienda a Napoli, anche una informativa della guardia di finanza di Napoli. I tre indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Francesco Cesario, Vincenzo Regardi e Aldo Settembrini. 

La notizia ha inevitabilmente creato un notevole clamore per il coinvolgimento del dottore Piscopo, molto conosciuto ed apprezzato per le sue qualità professionali che ne hanno fatto un punto di riferimento anche per persone provenienti da fuori provincia.