Blitz antidroga sui tetti, ancora annullata condanna Fallarino

Atti alla Corte di appello per Nicola, 35 anni, di Benevento

Benevento.  

Nuovamente annullata dalla Cassazione, con rinvio dinanzi ad una diversa sezione della Corte di appello, la condanna a 5 anni e 4 mesi stabilita dai giudici di secondo grado nel marzo 2018 – in primo grado, con rito abbreviato, era stata fissata la pena di 6 anni ed 8 mesi- per Nicola Fallarino (avvocati Dario Vannetiello e Vincenzo Sguera), 35 anni, di Benevento.

La condanna è relativa ad un blitz antidroga che la Squadra mobile aveva condotto il 24 ottobre 2014 in un immobile di via Ferrara, al Rione Libertà. In quella occasione, come si ricorderà, erano stati arrestati sia Fallarino, sia un 24enne che gli agenti, piombati nel palazzo attraverso il tetto ed il terrazzo di uno stabile adiacente, avevano bloccato lungo le scale dopo essere uscito dall'appartamento in cui l'allora 30enne si trovava ai domiciliari. Aveva una busta di plastica contenente oltre 300 grammi tra cocaina, eroina e crack, ed un bilancino di precisione.

Chiamata a pronunciarsi sulla sentenza di appello, la Cassazione l'aveva annullata perche non aveva ritenuto motivata adeguatamente la responsabilità di Fallarino in relazione al possesso della droga, di cui si era assunta la paternità il 24enne. Di qui un nuovo appello ed un ricorso della difesa alla Suprema Corte, che lo ha accolto – le motivazioni non sono ancora note -, rinviando ulteriormente gli atti alla Corte di appello.

Per la stessa vicenda Fallarino ha anche a carico una richiesta di rinvio a giudizio dinanzi al gup del Tribunale di Roma per oltraggio a magistrato in udienza. Un'accusa che gli è stata contestata per una frase (“Quando esco fuori te la faccio leggere io la sentenza”) che il 20 marzo 2015 avrebbe detto al gup Roberto Melone, mentre gli applicavano le manette necessarie a trasferirlo nelle camere di sicurezza, che lo aveva appena condannato.