Aggredisce militare che accusa di essere amante della moglie

Arrestato, dipendente di un Comune della provincia torna poi in libertà

Benevento.  

Era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, perchè avrebbe aggredito un carabiniere che lui 'accusa' di aver stretto una presunta relazione sentimentale con sua moglie. Era finito ai domiciliari, ma questo pomeriggio il gip Loredana Camerlengo lo ha rimesso in libertà, dopo aver valutato “non del tutto destituito di fondamento” il suo racconto, “soprattutto alla luce delle vicende pregresse” e dei “punti oscuri” dell'episodio incriminato.

E' accaduto in un centro della provincia: da una parte un dipendente comunale, dall'altra un militare dell'Arma. Che tra i due potesse esserci della vecchia ruggine, lo dimostrerebbero gli esposti che si sono scambiati, costati al primo anche alcuni procedimenti disciplinari. Più complicato ipotizzare quanto si è verificato due sere fa, quando l'uomo, dopo averlo notato nella zona in cui si è trasferita la coniuge, avrebbe inveito contro il carabiniere, che a quel punto lo avrebbe invitato a fermarsi per sottoporlo all'alcotest - un esame praticato successivamente, che aveva dato esito negativo -.

Lui, per tutta risposta, sarebbe sceso dalla macchina e si sarebbe scagliato contro il militare: l'avrebbe preso per il collo e l'avrebbe scaraventato sul cofano, provocandogli delle lesioni. Una situazione interrotta dall'intervento di un collega della vittima, cui era seguito l'arresto.

Comparso nella tarda mattinata dinanzi al giudice, l'indagato, assistito dall'avvocato Feliciano Salierno, ha sostenuto di aver scoperto qualche mese fa il presunto legame tra la moglie ed il militare, e che quella sera, avendolo visto, aveva abbassato il finestrino e gli avrebbe chiesto se lui volesse denunciarlo per qualcosa. Ha inoltre escluso di averlo aggredito, affermando di essere stato spinto e di aver cercato di non cadere appoggiandosi con le mani al torace del suo interlocutore

Una ricostruzione dei fatti, quella complessiva, nella quale la dottoressa Camerlengo ha ravvisato alcune “incongruenze” che l'hanno indotta, in attesa che le indagini approfondiscano ogni aspetto,a convalidare l'arresto e a non adottare alcuna misura cautelare nei confronti dell'uomo.