Maltrattamenti alla moglie, cuoco rinviato a giudizio

Processo a marzo per un 31enne residente in un centro della Valle caudina

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Benevento.  

Rinviato a giudizio dal gup Loredana Camerlengo il 31enne cuoco caudino – è assistito dall'avvocato Alessandro Della Ratta – accusato di maltrattamenti in famiglia. Al centro del processo, che partirà il 5 marzo del prossimo anno, fatti per i quali all'uomo, nell'ottobre del 2019, era stato ordinato l'allontanamento dalla casa di famiglia ed il divieto di avvicinarsi alla moglie.

Nel mirino della Procura e dei carabinieri le condotte vessatorie e prevaricatrici che avrebbe mantenuto nei confronti della donna, anche mentre era in stato di gravidanza. Sarebbero iniziate nel 2017: oltre ad offenderla pesantemente e a minacciarla di morte, l'avrebbe colpita con schiaffi al volto e pugni. Inoltre, le avrebbe tirato i capelli e con il gomito l'avrebbe ferita al naso, senza preoccuparsi che la malcapitata fosse incinta.

Comparso dinanzi al gip Vincenzo Landolfi per l'interrogatorio di garanzia, l'allora 30enne aveva ammesso di aver ripetutamente litigato con lei, ma aveva escluso di averla minacciata di morte, aggredita e picchiata. Successivamente ascoltata dal suo difensore, la donna aveva spiegato di aver deciso sin da agosto di proseguire la convivenza con il coniuge, e che quest'ultimo, nel periodo intercorso tra la denuncia che lei aveva presentato, risalente allo stesso mese di agosto, e l'esecuzione della misura a suo carico – 11 ottobre –, non si era più reso responsabile di maltrattamenti, comportandosi come un buon padre attento alle esigenze della famiglia. Di qui, a novembre, la revoca, stabilita dal giudice, dell'allontanamento e del divieto di avvicinamento.