Blitz antidroga, la Dda chiede oltre 283 anni di reclusione

Tredici imputati, oggi la requisitoria. il 2 e 9 luglio spazio alla difesa e alla sentenza

blitz antidroga la dda chiede oltre 283 anni di reclusione
Benevento.  

Duecentottantatré anni e passa di reclusione. Li ha chiesti la Dda di Napoli – rappresentata in aula dal pm Francesco De Falco, in passato sostituto procuratore a Benevento – per tredici delle diciannove persone tirate in ballo dall'indagine antidroga della Squadra mobile di Benevento rimbalzata all'onore delle cronache il 20 luglio del 2018, quando era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Queste le pene proposte: 30 anni a Giuseppe Iele, 36 anni; 25 anni a Cosimo Sferruzzi, 33 anni; 24 anni ad Antonio Cifiello, 39 anni; 23 anni a Maurizio Iuliano, 27 anni; Raffaele Iuliano, 30 anni, Alberico D'Auria, 25 anni, Stanislao Musco, 43 anni; 22 anni a Enzo Martinelli, 40 anni; 21 anni e 4 mesi a Mauro Fornito, 48 anni; 18 anni a Pompeo Anzovino, 27 anni, e Cristian Bertozzi, 39 anni; 16 anni e 6 mesi a Marco Intorcia, 32 anni, e Umberto Ianniello, 33 anni, tutti di Benevento.

Il 2 ed il 9 luglio le arringhe dei difensori, cui seguirà la sentenza del Tribunale.

Nel mirino degli inquirenti, come ampiamente noto, l'attività di una presunta associazione per delinquere che si sarebbe occupata dell'approvvigionamento della droga -cocaina, crack, eroina, marijuana ed hashish- tra Villa Literno, Giugliano, Castelvolturno e Napoli, e della sua vendita nel capoluogo sannita.

L'inchiesta, partita nell'ottobre del 2013 dopo l'incendio al rione Libertà della Mercedes di un personaggio noto alle forze dell'ordine - un rogo ricondotto alla lotta in corso per il controllo del traffico e dello spaccio della roba'- riguarda fatti inclusi in un arco temporale che va dal novembre del 2013 al gennaio 2015. Quindici mesi di lavoro investigativo intervallato da arresti e sequestri di roba, supportato da intercettazioni ambientali e telefoniche che avrebbero consentito di disegnare vertici e compiti di una associazione cui è ritenuto promotore-organizzatore Nicola Fallarino, 36 anni, uno dei sei imputati che avevano scelto il rito abbreviato, sfociato per lui, nel gkugno del 2019, in una condanna a 20 anni e, per gli altri, in pene dai 6 ai 16 anni.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Leone (per Anzovino, Intorcia, i due Iuliano e Musco, quest'ultimo con il collega Domenico Russo), Claudio Fusco (per Bertozzi), Marcello D'Auria (per Cifiello – con l'avvocato Vincenza Falco – e D'Auria), Maurizio Lepore (per Fornito), Gerardo Giorgione (per Ianniello, Iele e Sferruzzi) e Luca Russo (per Martinelli).