Avvocati, stop limiti per Tribunali, cancellerie e segreterie

La richiesta delle Camera penali del Distretto. Conferenza con Caiazza a Napoli

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Benevento.  

Hanno consegnato un documento al presidente dell'Unione delle Camere penali italiane, Giandomenico Caiazza, con il quale hanno chiesto che la Giunta dello stesso organismo promuova “l’eliminazione di ogni forma di restrizione dell’accesso degli Avvocati ai Palazzi di Giustizia – ed alle relative cancellerie e segreterie – essendo sufficiente per prevenire il pericolo connesso alla diffusione del cd. Coronavirus l’adozione dei DPI comunemente utilizzati ed il rispetto della misura del distanziamento, così come del resto accade per tutte le attività produttive del Paese, che certo non può non avvenire per un servizio pubblico essenziale come quello della Giustizia; l'indicazione di specifiche misure organizzative al fine di cadenzare lo svolgimento delle attività di udienza in modo tale da contemperare la necessità di assicurare il rispetto del necessario distanziamento con la necessità di evitare forme di massivo differimento dei procedimenti. Ciò, eventualmente, anche facendo sì che siano modificate le disposizioni tabellari in vista della celebrazione di un maggior numero di udienze. La predisposizione di adeguate misure organizzative atte a scongiurare il ripetersi delle inefficienze già registrate nella fase emergenziale, anche attraverso l’immissione immediata negli organici di nuove unità di personale amministrativo”.

Sono le proposte avanzate dalle Camere penali della Corte di appello di Napoli – Napoli, Napoli nord, Benevento (con il presidente Domenico Russo), Avellino, Nola, Santa Maria Capua Vetere e Torre Annunziata – nel corso di una conferenza stampa a Napoli dedicata ai problemi legati alla ripresa dell'attività giudiziaria dopo la pandemia.