Concorsi, perquisita a cimitero cappella famiglia di De Matteo

La 'visita' delle fiamme gialle al camposanto

concorsi perquisita a cimitero cappella famiglia di de matteo
Benevento.  

C'è sempre una prima volta. Un proverbio quanto mai azzeccato, perfettamente aderente al racconto della perquisizione compiuta questa mattina nel cimitero di Benevento. Il camposanto, luogo di preghiera, è infatti diventato il teatro della 'visita' che la guardia di finanza ha operato nella cappella di famiglia di Antonio De Matteo, 68 anni, di Benevento, funzionario dei vigili del fuoco, in pensione, dallo scorso 12 giugno in carcere nell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino sui concorsi per le forze dell'ordine.

Alla presenza dell'avvocato Antonio Leone, che assiste De Matteo, le fiamme gialle hanno ispezionato la tomba sulla scorta del decreto, firmato d'urgenza dal Pm una dozzina di giorni fa, con il quale era stato disposto il sequestro dei beni fino alla concorrenza di 462mila e passa euro. Una somma praticamente raddoppiata rispetto a quella del sequestro iniziale di un mese e mezzo fa, quando erano scattati gli arresti, emersa dalle dichiarazioni rese il 23 e il 24 luglio, in due interrogatori, da Giuseppe Sparaneo, 51 anni, di Benevento, funzionario in servizio dei vigili del fuoco, che dal 1 agosto è ai domiciliari.

Da qui la ricerca dei soldi, scandita dalle perquisizioni nelle abitazioni di De Matteo e, oggi, nella cappella funeraria. Attività che si sono concluse senza alcun risultato per investigatori ed inquirenti.