"Truffa" su lavori della frana a Cusano, tre rinvii a giudizio

A giugno il processo per imprenditore, Rup e direttore dei lavori

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Benevento.  

I difensori avevano chiesto il non luogo a procedere per i loro assistiti, ma il gup Gelsomina Palmieri è stato di diverso avviso. E, così come aveva proposto il pm Assuna Tillo, ha disposto il rinvio a giudizio di tre persone chiamate in causa da una indagine dei carabinieri forestali su una presunta truffa che sarebbe stata commessa a Cusano Mutri sui lavori di sistemazione del movimento franoso alla località Santa Maria- Ponte Reviola.

Dovranno affrontare il processo, che partirà il 30 giugno del prossimo anno, Domenico Di Biase (avvocato Marcello Severino), 63 anni, rappresentante legale della 'Tre torri costruzioni srl', la società appaltatrice dell'intervento, Pietro Iamartino (avvocati Alessandro Della Ratta e Luisa Aceto), 67 anni, responsabile unico del procedimento della procedura di appalto, e Paola Borrelli (avvocato Angelo Leone), 50 anni, direttore dei lavori.

Secondo gli inquirenti, avrebbero indotto in errore il Comune, che avrebbe erogato alla ditta la somma di circa 41mila euro, attraverso un'attestazione, ritenuta falsa, relativa al trasporto a rifiuto di 3800 metri cubi di terreno di scavo: un trasporto che la Procura ritiene non sia mai stato effettuato.

A carico di Di Biase anche l'addebito di furto: si sarebbe impossessato di un ingente quantitativo di materiali da scavo pari a 9712 metri cubi, appartenenti all'ente appaltante, che avrebbe rivenduto ad un'altra impresa per un importo di 88mila euro.