Bimba "palpeggiata a letto, in auto": grave accusa per il papà

A luglio il rito abbreviato per un 54enne camionista della Valle Telesina

bimba palpeggiata a letto in auto grave accusa per il papa

Lo slittamento del processo dovuto all'astensione nazionale dei penalisti che si concluderà mercoledì

Benevento.  

E' slittato al 12 luglio, per l'astensione nazionale dei penalisti (29-31 marzo), il rito abbreviato, fissato dinanzi al gup Gelsomina Palmieri, a carico di un 54enne camionista della Valle Telesina, accusato di aver molestato sessualmente la figlia minore.

Difeso dagli avvocati Salvatore Verrillo e Luisa Aceto, è stato chiamato in causa da una indagine del sostituto procuratore Marcella Pizzillo, centrata su fatti che sarebbero iniziati nel 2011. E' da allora che lei, all'epoca 11enne, avrebbe subito le condotte del papà, che avrebbe allungato le mani. Mentre dormiva, si sarebbe infilato nel suo letto e le avrebbe toccato il seno e le parti intime. Ed altrettanto avrebbe fatto anche mentre erano in macchina.

Comportamenti, quelli ipotizzati dagli inquirenti, che, dopo una pausa, avrebbe mantenuto, una volta al mese, fino al 2016. Una situazione che la piccola avrebbe descritto in un tema a scuola, di cui avrebbe parlato in precedenza con i compagni di classe, e che era stata segnalata alla dirigente scolastica.

Punto di partenza di una inchiesta sfociata nella perdita della patria potestà stabilita per il genitore dal Tribunale per i minori- l'imputato era stato costretto a lasciare l'abitazione di famiglia- e costellata dalla celebrazione, nel 2018, di un incidente probatorio nel corso del quale la ragazza aveva ribadito le accuse nei confronti del padre, che ha sempre sostenuto di essere vittima di una vendetta.

Come è noto, lo sciopero è stato indetto dall'Unione delle Camere penali italiane contro la “condizione drammatica in cui versa la macchina del processo penale”. Secondo i legali, “la Ministra della Giustizia ha fatto della riservatezza, ma anche della non interlocuzione il tratto distintivo dei suoi primi trenta giorni. In questo clima il portale penale telematico, o meglio il portale delle Procure, nasce già obsoleto, ma soprattutto presenta continui guasti e inconvenienti tecnici che mettono a repentaglio il rispetto dei termini processuali e la tempestiva contezza delle iniziative della difesa. La soluzione ragionevole proposta, quale la previsione di un regime transitorio, non è stata presa in considerazione".

E ancora: "Nessun impegno concreto è seguito da parte delle forze politiche che sostengono l’attuale Governo alle iniziative dell’Unione delle Camere Penali Italiane, che in queste settimane ha più volte denunciato le continue disfunzioni ed i malfunzionamenti dei portali”.