Lucia e Silvana, quando la lotta contro il peso costa la vita

In corso autopsia della 61enne di S. Nicola Manfredi. Due mesi fa il caso della 52enne santagatese

lucia e silvana quando la lotta contro il peso costa la vita
Benevento.  

Dovranno individuare le cause della morte, ripercorrendo tutte le fasi – l'esistenza di patologie pregresse, le condizioni della paziente nel momento dell'accesso all'ospedale nel marzo 2021, i trattamenti diagnostici, terapeutici e chirurgici che le sono stati riservati- e stabilendo se le condotte dei sanitari siano state corrette durante i plurimi ricoveri.

Sono le domande alle quali dovrà rispondere il medico legale Umberto De Gennaro - si avvarrà dell'anatomopatologo Vincenzo Iorio e del chirurgo Osvaldo Micera-, dopo l'autopsia, in corso, di Lucia, la 61enne di San Nicola Manfredi morta al Fatebenefratelli lo scorso 4 aprile.

Questa mattina il sostituto procuratore Maria Colucci gli ha affidato l'incarico, in una udienza nel corso della quale le parti interessate hanno provveduto a nominare i propri consulenti: in particolare, i dottori Vincenzo Migliorelli, Fernando Panarese, Luca De Lipsis e Giovanni Liviero, indicati dai quattro medici – chirurghi ed anestesisti- indagati, difesi dagli avvocati Adele Granata, Alfonso Della Rocca, Livia Migliorelli, Luca  Russo, Giuseppe Francesco Massarelli.

Nessun specialista, invece, per i familiari della vittima, che con la loro denuncia avevano dato il là all'inchiesta dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, il cuore della donna si sarebbe fermato per sempre dopo più interventi ai quale sarebbe stata sottoposta perchè affetta da obesità. Lucia non voleva dimagrire per questioni estetiche, ma per ragioni di salute.

Per quanto ogni storia abbia una sua specificità che la rende unica, quella appena raccontata rimanda, giornalisticamente, al dramma di Silvana, la 52enne di Sant'Agata dei Goti, madre di tre figli e nonna, che lo scorso 8 febbraio era deceduta all'ospedale di Mercato San Severino, dove le era stata praticata un'ulteriore operazione, evidentemente ritenuta indispensabile dopo quelle già subite a Benevento, al Fatebenefratelli, per problemi di obesità.

Venti, tra le strutture salernitana e sannita, i sanitari chiamati in causa dall'inchiesta aperta dalla Procura di Nocera Inferiore dopo la denuncia dei familiari. Anche lei era in lotta contro il peso eccessivo e le conseguenze che determina. Una patologia contro la quale esistono più tipi di interventi chirurgici, tutti complessi, che – spiegano gli addetti ai lavori -comportano dei rischi. Sono stati fatali per le due donne, ora l'attività investigativa dovrà accertare se esistano presunti profili di colpa.