"Dateci 20mila euro per stare tranquilli", Luigi Francesca lascia il carcere

"Tentata estorsione". Ai domiciliari come Pompeo ed Alberto Anzovino

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Benevento.  

AGGIORNAMENTO 19 NOVEMBRE

Dal carcere ai domiciliari. E' quando deciso dal giudice Gelsomina Palmieri per  Luigi Francesca (avvocato Antonio Leone), 32 anni, di Benevento, una delle quattro persone  arrestate ad aprile dai carabinieri per tentata estorsione. Due di loro sono a giudizio dinanzi al Tribunale, le altre, tra le quali Luigi Francesca, saranno giudicate con rito abbreviato.

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Due sono a processo dinanzi al Tribunale – prima udienza il 15 ottobre -, altrettante saranno invece giudicate con rito abbreviato, dal gup Gelsomina Palmieri, il 30 maggio del prossimo anno. Sono le scelte operate dalle quattro persone di Benevento arrestate ad aprile dai carabinieri per tentata estorsione ai danni del titolare di una impresa che alla contrada San Vitale stava eseguendo lavori per la pubblica illuminazione appaltati dal Comune per un importo di circa 180mila euro. Si tratta di Pompeo Anzovino, 28 anni, Dionisio Francesca, 64 anni, Luigi Francesca, 32 anni, e Alberto Anzovino, 24 anni, tutti difesi dall'avvocato Antonio Leone.

Sono tutti detenuti in carcere, le uniche eccezioni sono rappresentate, ora, da Pompeo Anzovino e Alberto Anzovino, che hanno lasciato contrada Capodimonte ed hanno ottenuto i domiciliari su decisione del Tribunale collegiale, dinanzi al quale il primo è imputato con Dioniso Francesca, e del gup Palmieri per l'altro. Ancora nessuna pronuncia, invece, sull'istanza di scarcerazione avanzata dal difensore per gli altri due.

Secondo gli inquirenti, il 29 marzo un ingegnere presente nel cantiere sarebbe stato minacciato. “Sappiamo che voi non siete del posto, non sapendo a chi rivolgervi siamo venuti noi. Se volete lavorare in tutta tranquillità dovete darci 20mila euro. Per domani preparatene già 10mila”, si sarebbe sentito dire il professionista, che avrebbe provato a temporeggiare, spiegando che prima del 30 marzo non avrebbe incontrato i titolari della ditta.

“E allora preparate 10mila euro per l 1 aprile, passeremo a prenderli per le ore 16 qui in cantiere”, la replica. Il tecnico si era rivolto ai militari,, che il giorno concordato si erano travestiti da operai e dipendenti ed avevano bloccato i quattro. Dionisio Francesca era alla guida di un'Audi A3, Luigi Francesca e gli altri due avrebbero insistito per parlare con l'ingegnere, chiedendo se avesse consegnato “l'imbasciata”. Poi avrebbero chiesto di parlare telefonicamente con il proprietario dell'impresa, al quale avevano ribadito l'appuntamento. Al quale si erano presentati senza immaginare che ad attenderli ci fossero, appunto, i carabinieri.