Quanto dolore per quel frugoletto senza colpe volato in cielo: slitta l'autopsia

Il caso del bimbo di cinque mesi morto ieri al Santobono. La mamma nuovamente ascoltata

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Benevento.  

AGGIORNAMENTO 31 GENNAIO

Le prime indicazioni lasciavano pensare che sarebbe stato mercoledì il giorno fissato, ma non sarà così. E' infatti slittata l'autopsia del bimbo di 5 mesi morto per un trauma cranico al Santobono di Napoli. Il rinvio dell'esame, la cui esecuzione sarà affidata dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro al medico legale Emilio D'Oro, è stato probabilmente determinato dalla necessità di ulteriori accertamenti. Al lavoro i carabinieri, che hanno ascoltato, oltre ai familiari, altre persone, con l'obiettivo di ricostruire tutte le tappe della tragica vicenda.

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Il trauma cranico è dovuto ad un incidente o ad altro? E' la domanda che era immediatamente rimbalzata di bocca in bocca quando la notizia si era diffusa: un interrogativo diventato ancora più angosciante ora che la speranza che potesse farcela è stata abbattuta, nel tardo pomeriggio di ieri, dalla morte del bimbo di cinque mesi.

Quel frugoletto ha combattuto con tutte le forze che aveva in quel lettino del Santobono di Napoli in cui è rimasto per neanche tre giorni, accompagnato, a distanza, dalla fortissima onda emotiva che si è alzata sul suo caso. Era impossibile non accadesse, come si fa a coltivare l'indifferenza di fronte ad una storia in cui è coinvolto un bimbo appena venuto al mondo?

Adesso è solo dolore, adesso l'attesa è per i risultati dell'indagine del sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro e dei carabinieri, che nei prossimi giorni sarà scandita dall'esecuzione dell'autopsia, curata dal medico legale Emilio D'Oro.

E' un accertamento tecnico irripetibile, appare scontato che all'udienza di affidamento dell'incarico dinanzi al Pm vengano invitate le parti, per consentire loro, se lo vorranno, la nomina di un proprio consulente. Si tratta della mamma e degli zii, assistiti dall'avvocato Antonio Leone - questa mattina sono stati nuovamente ascoltati dai carabinieri -, e del papà, e della madre di quest'ultimo, rappresentati dall'avvocato Vincenzo Sguera.

L'esame sarà fondamentale per stabilire la causa del decesso e la natura dei traumi, e per spazzare via le nubi del sospetti, che restano tali, che si sono inevitabilmente addensate sulla tristissima vicenda. Che, come più volte ricordato, è stata fin qui parzialmente ricostruita a partire dal 16 gennaio, quando il piccolo era stato ricoverato al Fatebenefratelli di Benevento. Secondo quanto riferito dalla mamma, il piccolo sarebbe stato accidentalmente colpito alla testa con una spazzola, poi rotta, dalla cuginetta che stava giocando con lui. 

Dopo alcuni giorni era tornato a casa, ma la sera 25 gennaio la mamma lo aveva trasportato d'urgenza, evidentemente perchè stava male, al pronto soccorso del San Pio di Benevento dove era stato dichiarato in prognosi riservata e ne era stato disposto l'immediato trasferimento, avvenuto in elicottero, al Santobono.