Accusato di aver molestato una cliente, assolto un commerciante di Benevento

Rito abbreviato: un 80enne non ha commesso il fatto

accusato di aver molestato una cliente assolto un commerciante di benevento
Benevento.  

Era accusato di aver molestato una cliente, ma è stato assolto dal gup Gelsomina Palmieri, al termine di un rito abbreviato, per non aver commesso il fatto. Era quanto avevano chiesto sia il pm Maria Gabriella Di Lauro, sia l'avvocato Marcello D'Auria, difensore di Mario Zollo, 80 anni, un commerciante di Benevento, chiamato in causa da un episodio che sarebbe accaduto il 19  agosto del 2017, denunciato ai carabinieri da una 38enne, rappresentata dall'avvocato Luca Cavuoto.

La donna aveva raccontato di essere entrata nell'attività commerciale dell'uomo – all'epoca 75enne – per dare un'occhiata ai prodotti in esposizione e, soprattutto, presentare un reclamo su un articolo che aveva comprato il giorno prima. Mentre si trovava nel locale, all'improvviso lui – secondo la ricostruzione degli inquirenti- , avendola vista avviarsi verso l'uscita, l'avrebbe invitata a fermarsi perchè voleva baciarla.

La malcapitata non l'aveva fatto ed aveva accelerato il passo, ma il 75enne, dopo averla raggiunta, l'avrebbe cinta alle spalle, le avrebbe palpeggiato il seno e, infine, l'avrebbe ripetutamente baciata sulle labbra. Comportamenti sempre esclusi dall'imputato.

Comprensibile, di fronte al comportamento descritto ai militari, lo sconcerto della 38enne, che, dopo un attimo di disorientamento, era riuscita ad allontanarsi dal negozio, scoppiando in lacrime. Successivamente si era rivolta all'Arma, dando il là ad una attività investigativa al termine della quale la Procura aveva però proposto l'archiviazione. Una scelta contrastata dalla parte offesa, che aveva ottenuto un supplemento di indagine con l'escussione di due testimoni. Dichiarazioni, quelle raccolte, che non avevano però mutato l'orientamento del Pm, che aveva nuovamente sollecitato l'archiviazione, in linea con le conclusioni della difesa.

Una valutazione alla quale la 38enne ed il suo legale si erano ancora opposti, e ciò aveva reso necessaria la fissazione di una ulteriore camera di consiglio, conclusa con l'imputazione coatta disposta dal gip Loredana Camerlengo. A seguire, la richiesta di rinvio a giudizio, la fissazione dell'udienza preliminare e la scelta del rito abbreviato. Oggi pomeriggio la sentenza: assolto per non aver commesso il fatto.