Gli hanno trovato in casa un'ascia, una serie di coltelli ed una pistola con matricola abrasa. Ecco perchè Roberto Cella, 28 anni, di Benevento, è stato nuovamente arrestato dalla Volante nella tarda serata di ieri. Secondo una prima ricostruzione, l'ulteriore fermo è scattato durante un controllo al giovane, da una ventina di giorni ai domiciliari. Difeso dall'avvocato Antonio Leone, il giovane è stato condotto in carcere su disposizione del sostituto procuratore Assunta Tillo.
Come si ricorderà, Cella era già finito a contrada Capodimonte agli inizi di giugno, quando era stato bloccato nei pressi dell'Arco di Traiano, dopo un inseguimento nato perchè al volante di una Volkswagen non si era fermato all'alt. Gli erano state sequestrate una pistola con matricola abrasa, caricata con 6 cartucce calibro 38 special, e una bustina con 24 grammi di marijuana. 5 grammi di hashish erano stati rinvenuti nella sua abitazione al pari di 10 cartucce dello stesso calibro delle altre e di un coltello.
Durante la convalida dinanzi al Gip aveva spiegato che la pistola era del padre, morto. Non so perchè fosse nel vano portaoggetti, ho cercato di liberarmene perchè, quando ho visto la polizia, ho avuto paura, aveva aggiunto, precisando, infine, che la droga era per uso personale. Aveva ottenuto gli arresti in casa, ora è di nuovo in carcere.
