Rinviato a giudizio dal gup Gelsomina Palmieri, come aveva chiesto il pm Marilia Capitanio, Roberto Mastrobuoni, 36 anni, di San Salvatore Telesino, dipendente delle Poste, licenziato nel giugno del 2021, accusato di appropriazione indebita e falso. Il processo inizierà il 31 ottobre, riguarda fatti che vanno dal 18 dicembre del 2020 al 2 aprile del 2021, del quale avrebbe fatto le spese un ultranovantenne di Faicchio, parte civile con l'avvocato Alessandro Della Ratta.
Secondo gli inquirenti, Mastrobuoni, difeso dall'avvocato Alessio Iacobelli, si sarebbe appropriato di oltre 15mila euro dell'anziano, prelevandoli dal conto corrente e dal libretto di risparmio postale accesi presso l'ufficio Pt di Faicchio, dove l'imputato lavorava come sportellista. Lo avrebbe fatto grazie alla documentazione – carta d'identità e libretto – che il malcapitato gli avrebbe consegnato per delegarlo al ritiro della pensione. Avrebbe operato più prelievi, poi, quando il pensionato aveva disconosciuto gli stessi prelievi ed aveva denunciato l'accaduto ai carabinieri, gli avrebbe restituito 10mila euro.
L'addebito di falso è invece relativo ad una lettera che avrebbe inviato ai militari della Stazione di San Salvatore Telesino a nome del 90enne, nella quale quest'ultimo avrebbe affermato di aver eseguito personalmente i prelievi delle somme, avrebbe chiesto di annullare la denuncia presentata ed avrebbe esonerato il personale delle Poste da qualsiasi responsabilità per ciò che si era verificato.
