Non si può morire a neanche 16 anni, quando hai diritto a respirare la vita

Benevento. Il dramma di Colle Sannita, la salma di Costanzo a disposizione della Procura

non si puo morire a neanche 16 anni quando hai diritto a respirare la vita
Benevento.  

Certo che la morte, purtroppo, può colpire senza distinzione d'età. Ma non è mai giusto quando lo fa con una esistenza che stava sbocciando. Quando non si hanno ancora 16 anni. Costanzo li avrebbe compiuti ad agosto, ma nessuno festeggerà il suo compleanno. Perchè un destino assurdo si è portato via per sempre un ragazzo che aveva diritto a vivere, strappandolo all'amore dei suoi genitori, della sorella. A Colle Sannita hanno poca voglia di parlare.

L'intera comunità è rimasta sopraffatta, le duemila e passa anime che la compongono farebbero di tutto per tornare indietro e rivedere Costanzo. Non è più possibile, il suo cuore si è fermato per sempre al San Pio nella tarda serata di ieri. Sembra che avesse accusato un rialzo della temperatura che aveva indotto il medico a disporre il ricovero in ospedale, dove ogni tentativo è risultato inutile. Hanno disperatamente cercato di salvarlo, di rianimarlo, ma non c'è stato alcunchè da fare. La salma è stata trasferita presso l'obitorio, a disposizione della Procura. Nel frattempo, l'ospedale ha disposto un riscontro diagnostico per capire cosa sia accaduto.

Gli accertamenti medico-legali e la probabile autopsia dovranno individuare la causa del decesso, spazzando via le voci che da ore si rincorrono. Un lavoro che servirà a fare chiarezza, non a restituire un figlio ai genitori che gli sono drammaticamente sopravvissuti. Certo che non è giusto: Costanzo, studente dell'Istituto industriale, avrebbe voluto respirare la vita fino in fondo, assaporandone ogni momento di felicità. Un bravo ragazzo, educato e responsabile, lo descrivono così quanti lo conoscevano. Ora è solo dolore: terribile, squassante, lacerante. Perchè non si può morire a neanche 16 anni.