"Estorsione camorristica", salta collegamento con carcere che ospita 2 fratelli

Benevento. Problemi tecnici per la videoconferenza, udienza il 27 aprile

estorsione camorristica salta collegamento con carcere che ospita 2 fratelli

In aula 32 studenti del quarto anno del Liceo Guacci – corsi Economia sociale e delle Scienze umane-

Benevento.  

Peccato per i 32 ragazze e ragazzi del quarto anno del Liceo Guacci – corsi Economia sociale e delle Scienze umane- che, accompagnati dalle professoresse Daniela Biele e Maria Carbonelli, erano in aula per assistere ai processi in corso. Ce n'era uno in programma che prevedeva il collegamento in videoconferenza, saltato per problemi tecnici, con il carcere che ospita i due imputati.

Gli studenti avrebbero senz'altro seguito con una curiosità maggiore, per le particolari modalità di svolgimento, la celebrazione del dibattimento che riguarda Silvio Iadanza, 34 anni, e Vincenzo Marcello Iadanza, 31anni, di Montesarchio - sono difesi dall'avvocato Mario Cecere -, in carcere dal luglio del 2022 in una inchiesta della Dda di Napoli e dei carabinieri della Compagnia caudina che ha formulato a loro carico le accuse, con l'aggravante. del metodo camorristico, di estorsione, anche tentata, danneggiamento, minaccia e tentata rapina.

Sono relative ad alcuni episodi, a partire da quello del 7 marzo del 2021, quando, secondo gli inquirenti, sarebbero entrati in un bar e, sostenendo di essere coloro che comandavano nella zona, avrebbero 'invitato' i proprietari ad offrire loro da bere, altrimenti li avrebbero picchiati ed avrebbero distrutto il locale. Dopo aver consumato due amari ed altrettanti succhi di frutta, avrebbero insistito nella loro richiesta ed avrebbero distrutto alcuni tavolini ed alcune sedie.

L'altra vicenda si sarebbe verificata, sempre nello stesso giorno e a Montesarchio, in una pizzeria, con i titolari costretti ad offrirne due come segno di riconoscimento che, a sentire gli indagati, per la protezione che avrebbero assicurato loro in occasione di un tentativo di incendio dell'attività. Il processo è sttao rinviato commerciale.

Due capitoli, che sarebbero stati scritti ancora il 7 marzo, riguardano una minaccia di cui sarebbe stata destinataria una coppia che si stava muovendo in auto, ed una tentata rapina della quale sarebbe rimasta vittima il conducente di un'Alfa Mito. Sarebbe stato bloccato mentre transitava lungo via Napoli. “Fermati, questa macchina ci piace”, gli avrebbero urlato, estraendo un coltello e intimandogli di scendere. Un assalto non riuscito per la reazione del malcapitato.

Infine, un altro addebito di minaccia, stavolta indirizzata a due condomini, anche con il lancio di una pietra che aveva infranto un vetro del balcone della loro abitazione. Era il 28 febbraio del 2021. Il processo proseguirà il 27 aprile.