Clan Pagnozzi, capi, referenti e ramificazioni in Valle Caudina, 14 a giudizio

Benevento. L'inchiesta della Dda e dei carabinieri di Montesarchio, processo a giugno

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Benevento.  

Se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, inizierà l'11 giugno, dinanzi al Tribunale di Avellino, il processo, celebrato nelle forme del giudizio immediato, a carico delle 14 persone che nello scorso ottobre erano state coinvolte nell'inchiesta antiestorsione e antidroga della Dda e dei carabinieri di Montesarchio in Valle Caudina.

Le accuse a vario titolo: associazione per delinquere di stampo camorristico, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente e di armi, con l’aggravante del metodo mafioso .

L'elenco degli imputati include Luigi Bisesto (avvocati Ettore Marcarelli e Vittorio Fucci), 62 anni, di Sant'Agata dei Goti, Francesco Buono (avvocati Maurio Iodice e Alfonso Stravino), 32 anni, di Airola, Raffaele Cesare (avvocato Michele De Luca), 50 anni, di Dugenta, Fiore Clemente (avvocato Valeria Verrusio), 66 anni, di San Martino Valle Caudina, Rinaldo Clemente (avvocato Mario Cecere), 42 anni, di San Martino Valle Caudina, Alessandro Massaro, 30 anni, di Airola, Biagio Massaro, 31 anni, di Airola, Pasquale Massaro, 26 anni, di Airola – tutti assistiti dall'avvocato Stefano Sorrentino -, Francesco Pio Morzillo (avvocati Teresa Meccariello e Carla Maruzzelli), 23 anni, di Moiano, Pietrantonio Morzillo (avvocati Maruzzelli e Stefania Fanello), 48 anni, di Moiano, Domenico Nuzzo (avvocati Fucci e Danilo Di Cecco), 52 anni, di Santa Maria a Vico, Vittorio Saturnino (avvocati Dario Vannetiello e Marcello Severino), 68 anni, di Sant'Agata dei Goti, Luca Truocchio (avvocato Marco Bernardo), 24 anni, di Moiano, Umberto Vitagliano (avvocato Verrusio), 60 anni, di San Martino Valle Caudina.

L'inchiesta, che aveva chiamato in causa, a piede libero, anche altre dodici persone, è stata corroborata da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, dalle immagini delle telecamere e dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Gli inquirenti ritengono di aver ricostruito le modalità operative del clan Pagnozzi e delle sue ramificazioni in Valle Caudina. Siamo nel 2018, l''organigramma' definito dalla Dda e dai militari indica una serie di presunti capi e referenti per le diverse zone, anche del Casertano, con più collaboratori che avrebbero svolto un ruolo esecutivo nello svolgimento delle 'attività'.