Trentasette titolari di aziende agricole, coltivatori e proprietari di terreni, ed il Comune di Faicchio. Sono le parti offese presenti nella citazione diretta a giudizio, firmata dal pm Olimpia Anzalone, per un 63enne di Faicchio che l'11 aprile dovrà comparire dinanzi al giudice Daniela Fallarino per l'udienza predibattimentale.
All'uomo, difeso dall'avvocato Claudio De Lucia, sono contestate le accuse di pascolo abusivo, invasione di terreni e violazione di sigilli. Gli addebiti fanno rifreimento alle condotte che avrebbe mantenuto tra marzo e luglio 2023 a San Salvatore Telesino e Facchio.
Secondo gli inquirenti,, avrebbe introdotto nei fondi privati, prevalentemente coltivati ad oliveto, una mandria di venti bovini adulti e un gregge di 200 pecore e capre, per farli pascolare, con danni inevitabili. In un'occasione avrebbe occupato arbitrariamente un terreno demaniale alla località Monticello di Faicchio, facendone un punto di ricovero per gli animali, e poi rimuovendo i sigilli apposti durante un sequestro preventivo dell'area di proprietà del Comune.
L'indagine era stata avviata dopo una querela presentata nel 2023 dalle parti offese – sono rappresentate dagli avvocati Angelo Cutillo e Giovanni Palmieri-, che avevano lamentato i danni subiti.
Attenzione puntata sulla distruzione “dell’inerbimento permanente costituito dalla semina di erba medica richiesto per la coltura biologica”, sull'abitudine delle capre a “brucare anche le foglie dei rami bassi degli alberi di olivo, sino all’altezza di oltre m.1,50, facendoli seccare, producendo altresì danni da defoliazioni reiterate, e distruggendo del tutto le piante giovani e più tenere, mentre i terreni, per effetto del continuo calpestio, è “profondamente devastato ed indurito, al limite della cementificazione, con buche profonde circa 30 cm, avvallamenti e “tratturi” tracciati dagli animali”.
