Dopo oltre 40 anni di servizio nell’Arma dei Carabinieri, dei quali 30 trascorsi presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Benevento, l’appuntato scelto Qualifica Speciale Mario Di Matteo va in pensione. Arruolato nel 1984 presso la Scuola Allievi Carabinieri di Chieti, come primo incarico è stato assegnato alla Compagnia di Torre Annunziata, acquisendo una esperienza lavorativa importante, in quanto in quel periodo era in essere sul territorio uno acceso scontro tra clan rivali, con gravi eventi di sangue. Per ricordarne qualcuno e per essere uno dei primi ad arrivare sul posto, la strage di Sant'Alessandro (o strage del circolo dei pescatori) avvenuta proprio a Torre Annunziata il 26 agosto 1984, con conseguenze impressionanti 8 morti e 7 feriti. Successivamente assegnato nel Lazio, prima presso la Compagnia Carabinieri di Civitavecchia e poi, con l’esperienza maturata, al Reparto Operativo di Roma, via Inselci e assegnato alla 4 sezione Antirapina, svolgendo indagini e servizi antirapina nella Capitale.
Nel 1990, per l’imminente istituzione del ROS, è stato scelto dal Generale Mori, collaborando, per prima alla organizzazione della nascita del ROS per poi essere assegnato al Reparto Eversioni e Antiterrorismo, collaborando allo svolgimento di indagini sul territorio nazionale. In qual periodo il ROS portava a termine numerose e importanti operazioni di servizio ed in particolare quella della cattura di Riina.
Successivamente è stato assegnato alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Benevento, su scelta dell'allora Procuratore della Repubblica, il dottore Pilla, collaborando, in circa 30 anni, con i vari Procuratori e PM che si sono succeduti nel tempo e svolgendo numerosissime indagini di P.G.