Era accusata di essersi appropriata di circa 10mila euro, denaro che avrebbe intascato prelevandolo dalla cassa e con una serie di 'gratta e vinci' che non avrebbe pagato, ma è stata assolta perchè il fatto non sussiste.
E' la sentenza del giudice Murgo per M. F. (avvocato Fabio Russo), 29 anni, di San Leucio del Sannio, che era stata spedita a giudizio per fatti che sarebbero andati avanti fino al 26 settembre del 2019.
Le indagini
Secondo gli inquirenti, la giovane avrebbe avuto nella sua disponibilità i 'gratta e vinci' come barista ed addetta alle vendite dei prodotti della tabaccheria in cui lavorava -la titolare era parte civile con l'avvocato Antonio Leone-. In particolare, avrebbe grattato' un bel po' di tagliandi della lotteria, incassando il corrispettivo di quelli vincenti. Inoltre, avrebbe riservato le sue attenzioni, oltre che al denaro custodito in cassa o versato dai clienti, a biglietti del tipo 'Numeri fortunati', 'Turista', 'Mega', 'Maxi', '20X'.
L'accusa era stata contestata con l'aggravante di aver commesso il fatto abusando di una relazione di prestazione d'opera.
