Le hanno sequestrato uno smartphone ed un hard disk con 500 Gb di archiviazione. E' il materiale che la polizia postale di Benevento ha portato via dall'abitazione di una 30enne di nazionalità straniera, residente in un centro della Valle telesina.
E' stata chiamata in causa, al pari di altre persone da una inchiesta della Procura distrettuale di Catania in materia di pedopornografia. Alla donna, difesa dall'avvocato Massimo Scetta, vengono contestati fatti che risalgono al maggio 2024: secondo la ricostruzione che ne hanno fatto gli inquirenti, usando un cellulare, avrebbe adescato un 14enne catanese, poi gli avrebbe spedito un sms con il quale gli avrebbe promesso che avrebbe continuato a deliziarlo con i suoi montaggi.
In questo modo, sostiene l'ufficio inquirente siciliano, avrebbe indotto il minore a inviarle un'immagine mentre si masturbava. Un'immagine che lei avrebbe poi pubblicato su una piattaforma attraverso un profilo. Elementi che hanno determinato, da parte della Procura, la firma di un decreto di perquisizione a carico della trentenne, eseguito dalla polposte.
