Bellissima la locandina, realizzata con le immagini, elaborate in poligoni dall'intelligenza artificiale, di affreschi di Raffaello, di un dipinto di Klimt e di un quadro anonimo del tuffatore di Paestum.
L'idea è dell'avvocato Matteo De Longis, presidente di Fondamenta Ets, un'associazione impegnata nella promozione dei diritti fondamentali attraverso l’analisi giuridica e la riflessione filosofica, che giovedi prossimo 12 giugno, dalle 17 alle 19, inaugurerà il ciclo culturale quadrimestrale “Dialoghi sulla giustizia”.
Appuntamento alla libreria Ubik di Benevento, “Il giudizio penale è necessariamente disumano” è il tema sul quale dialogheranno il magistrato Sergio Pezza, presidente della Sezione penale del Tribunale di Benevento, l'avvocato Andrea De Longis, penalista, già presidente della Camera penale sannita, e il professore Amerigo Ciervo, filosofo, presidente dell'Anpi provinciale.
L'incontro ha un format preciso: tutti i relatori sono stati invitati a prepararsi a partire da una selezione di testi (La Repubblica di Platone (Libro I); Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche (cap. “Del pallido delinquente”); Attesa di Dio di Simone Weil; La Genesi (cap. 34) nella Bibbia CEI 2008) che accompagnano, illustrandone la genesi teorica, l’ipotesi provocatoria del curatore, Matteo De Longis. Secondo il quale “l’atto di giudicare, soprattutto in ambito penale, si configura come una forma di violenza istituzionalizzata, che separa il giusto dall’ingiusto riducendo la complessità dell’essere umano a categorie astratte e rigide”.
E' il punto di partenza, la tesi attorno alla quale, potendola confutare, modificare o sostenere, si svilupperà il confronto. L’obiettivo è ricominciare a discutere della giustizia “come tema originario della filosofia, intrecciando la prassi giudiziaria con il pensiero critico”.
Il programma prevede, dopo l'introduzione del curatore, gli interventi dei tre relatori (20 minuti ciascuno), le repliche incrociate e un dibattito finale con il pubblico.
