Ha negato di averla tormentata, sostenendo di essere stata da lei querelata per aver detto no alla sua richiesta di testimoniare in un giudizio civile. Si è difesa così dinanzi al gip Roberto Nuzzo, assistita dall'avvocato Pasquale Tinessa, la 65enne – risiede in un centro della Valle telesina – colpita dal divieto di avvicinamento alla sorella, di qualche anno più giovane, ed al marito, rappresentati dall'avvocato Giuseppe D'Agostino.
I fatti contestati
E' una storia di dissidi familiari quella finita al centro di una indagine dei carabinieri su fatti che sarebbero iniziati poco più di un anno fa.Gli inquirenti li hanno così ricostruiti: le due donne sono vicine di casa, nel giugno 2023 l'indagata si sarebbe detta disponibile ad accompagnare l'altra a sottoporsi, come paziente oncologica, ai controlli periodici, poi avrebbe preteso di essere aiutata per i suoi problemi di salute.
La sorella aveva acconsentito, in alcune occasioni avrebbe però fatto prevalere la necessità di pensare a se stessa. E' da quel momento in poi che la 65enne sarebbe diventata aggressiva ed autoritaria. Nel mirino quanto sarebbe poi accaduto a luglio, quando la parte offesa aveva prenotato una settimana al mare, in coincidenza con il ricovero della 65enne, che non l'avrebbe presa bene. A lei vengono contestate alcune condotte: rietute offese e minacce, anche impugnando una falce, alla sorella ed al coniuge,quest'ultimo accusato anche di una aggressione che le immagini di una telecamera non avevano restituito. Da qui il divieto di avvicinamento per una ipotesi di stalking.
