Ha ammesso di aver sbagliato, ha precisato di aver subito chiesto scusa al medico dopo averlo “strattonato, senza alcuna intenzione di aggredirlo”. Un comportamento che Roberto M., 47 anni, domiciliato a San Giorgio del Sannio, ma residente in Germania, ha cercato di giustificare questa mattina dinanzi al gip Maria Di Carlo, chiamato a pronunciarsi sulla convalida del suo arresto, operato dalla Volante.
Difeso dagli avvocati Massimiliano Cornacchione e Vincenza Stefanucci, l'indagato ha sostenuto che, durante l'attesa al pronto soccorso del San Pio, stanco e stressato per il lungo viaggio dalla Germania, durante il quale aveva saputo che il papà era stato ricoverato, aveva ad un tratto temuto che fosse morto. Anche perchè il codice d'ingresso era cambiato, diventando rosso.
A quel punto - ha continuato-, non avendo comunicazioni sulle condizioni del paziente, sono entrato nel pronto soccorso. Il dottore mi è venuto incontro, gli ho chiesto se fosse stato lui a decidere di legarlo e l'ho strattonato. Poi – ha concluso -, quando mi sono accorto che mio padre era vivo, mi sono scusato con il medico, che mi ha illustrato la terapia praticata e la scelta di contenerlo perchè in stato di agitazione.
Il pm Patrizia Filomena Rosa ha chiesto per lui il divieto di dimora a Benevento, il giudice (aggiornamento ore 12.10) lo ha disposto.
Secondo gli inquirenti, dopo aver dato in escandescenze, il 47enne, nonostante una guardia giurata avesse provato a calmarlo, interponendosi anche tra lui ed il sanitario, avrebbe spinto il professionista piazzandogli le mani all'altezza del collo, ed avrebbe afferrato per le braccia la vigilante, ingaggiando con lei una colluttazione. Per entrambi una prognosi di 5 e 6 giorni. A seguire, l'arrivo della polizia, già allertata da più parti, e l'arresto dell'uomo.
