Farmaci somministrati a capi di bestiame allevati e riservati anche alla macellazione. Secondo gli inquirenti, senza rispettare le regole in materia di pubblicità e tracciabilità delle sostanze date agli animali destinati alla produzione di alimenti che sarebbero stati dunque adulterati. Farmaci che sarebbero stati prescritti da un veterinario del distretto di Telese Terme dell'Asl, al quale vengono anche contestate alcune presunte false attestazioni.
E' lo scenario disegnato da una indagine del pm Gulio Barbato e della forestale, sfociata nella richiesta di arresti domiciliari per il titolare di un'impresa agricola e di allevamento bestiame e dell'obbligo di firma per altre otto persone. Tra loro figurano altri quattro imprenditori, un informatore scientifico, due veterinari (uno libero professionista) e un loro collaboratore.
Risiedono tra Cusano Mutri, San Lorenzello, Castellammare di Stabia, Gioia Sannitica,per tutti il gip Pietro Vinetti ha fissato per il 1 ottobre l'interrogatorio preventivo, cui seguirà la scelta sull'adozione della misura. I fatti risalgono ad alcuni mesi del 2022, nei confronti del veterinario Asl anche alcune ipotesi di falso relative ad una serie di attestazioni di assenza di tubercolosi bovina e bufalina in oltre 50 animali in più azienda agricole.
Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dali avvocati Giuseppe Francesco Massarelli, Ernesto Aceto ed Ettore Marcarelli.
