Il lieto fine è arrivato a maggio, quando sono convolati a nozze. Bella notizia, nessun dubbio. Peccato, però, che lei lo avesse in precedenza denunciato per maltrattamenti e lesioni, dando il là ad una inchiesta sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio a carico di colui che da qualche mese è diventato il suo sposo.
Ha 32 anni, risiede alle porte di Benevento e nel giugno 2024 era stato sottoposto al divieto di avvicinamento, con braccialetto elettronico, alla donna. Non più sottoposto alla misura, il giovane, difeso dall'avvocato Daniele Cella, era stato chiamato in causa per i comportamenti che avrebbe mantenuto nei confronti dell'attuale coniuge, sia durante la relazione, sia quando la stessa era stata interrotta.
Epilogo di un rapporto che sarebbe stato scandito da scene di gelosia e da un clima di prevaricazione, aveva raccontato lei ai carabinieri. Oltre ad offenderla pesantemente, lui l'avrebbe aggredita fisicamente e le avrebbe scagliato contro tutto ciò che trovava a portata di mano. Frequenti le liti, talmente animate da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Così come era accaduto a maggio 2024, quando lei aveva lasciato l'abitazione, evidentemente stanca di subire le condotte dell'uomo.
Questa mattina l'udienza preliminare dinanzi al gup Maria Di Carlo, con la difesa che ha prodotto il certificato di matrimonio che non dovrebbe però evitare il processo a carico del 32enne.
