Procuratore, tre voti a testa a D'Angelo e Falcone: deciderà il plenum del Csm

Benevento. Si spacca la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura

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Benevento.  

A decidere sarà il plenum. Perchè la quinta commissione del Csm ha indicato come procuratore di Benevento, assegnando tre voti a testa, il procuratore di Campobasso, Nicola D'Angelo, ed il procuratore aggiunto di Napoli, Raffaello Falcone.

Sessant'anni a novembre, molisano, il dottore D'Angelo, se si eccettua una parentesi di un anno e mezzo a Brescia, ha svolto la sua attività sempre a Campobasso. Prima come sostituto, poi come procuratore (anche Dda) dal 2018.

Anche il dottore Falcone, sessantatre anni, napoletano, è stato dal 1997 sempre in servizio alla Procura di Napoli, dal 2001 al 2011 alla Dda. Dal 2018 ha assunto le funzioni di procuratore aggiunto, coordinando la IV Sezione Indagini "Violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione".

Dopo la nomina di Aldo Policastro come procuratore generale, la Procura sannita da oltre un anno è retta dal procuratore aggiunto Gianfranco Scarfò. Dodici i magistrati che avevano presentato domanda, scesi ad undici dopo la rinuncia di Raffaele Cantone.

Oltre a D'Angelo e Falcone, facevano parte dell'elenco Marilia Capitanio e Patrizia Filomena Rosa, due sostituti in forza alla Procura di Benevento, Anna Frasca, di Benevento, pm della Dda e in precedenza nel capoluogo sannita, Roberto Patscot, anch'egli alla Dda, Antonio Clemente, di Montesarchio, fino al 2013 a Benevento e poi alla Procura di Roma, Maurizio Giordano, Cesare Sirignano, sostituti presso la Procura di Napoli (e tutti con esperienza alla Dda,Sirignano anche alla Dna) ), Giovanni Corona, sostituto presso il Tribunale di Napoli nord, e Vincenzo Senatore, sostituto pg presso la Cassazione.