Ladri si calano da un balcone, scoperti. "Che fate?", "Fatti i c.... tuoi"

Benevento. Colpo in un appartamento in via Meomartini, un condomino fa scattare l'allarme

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Benevento.  

Mi racconta la sua disavventura con una comprensibile preoccupazione per i suoi familiari, ma anche con un pizzico di rabbia per la reazione a scoppio ritardato delle persone, dettata, probabilmente, dalla paura e dalla voglia di farsi fatti propri.

Lui è il figlio di due pensionati che vivono in un palazzo di via Meomartini, grosso modo nella zona della chiesa dei Cappuccini. I fatti iniziano intorno alle 20.30 di ieri, quando, dopo aver fatto visita ai genitori, esce dal portone dello stabile. Alza lo sguardo, nota che ci sono due balordi che stanno provando a scendere da un balcone al primo piano. “Che state facendo?", urla loro. Uno dei due, con una inflessione della voce che sembra rimandare ad una nazionalità straniera, gli risponde di “farsi i c... suoi”. ù

Vistisi scoperti, i malviventi si lanciano di sotto, finendo su una pianta. Hanno due sacchi di juta nei quali, si scopri, rà successivamente, hanno sistemato la roba – argenteria ed altri preziosi – rubata in un appartamento adiacente a quello della terrazza che i due alloggi condividono. All'interno ci sono i proprietari, ecco perchè hanno scelto l'altra casa, interessata da un trasloco.

Scatta l'allarme, sul posto accorrono due Volanti, ma i ladri sono riusciti a svignarsela. Bloccati dalla chiusura di un cancello si aggrappano ad una copertura dalla quale si staccano alcuni pezzi di marmo che li investono durante la caduta. Ce la fanno comunque a fuggire, anche se ammaccati, facendo perdere le loro tracce.

Sono minuti di estrema concitazione, la gente si affaccia, alcuni riferiscono di aver sentito dei rumori provenienti dall'appartamento 'visitato'. Nessuno, però deve essersi insospettito fino al punto di decidere di segnalare la situazione, o non ha sentito il bisogno di farlo, in un edificio che, conclude il mio interlocutore, da qualche tempo subisce 'attenzioni' particolari, con tentativi di truffa telefonici o l'interruzione dell'energia elettrica in qualche abitazione, agendo, nel portone, sul vano che custodisce i contatori.