Mario e Antonia che rivuole il suo futuro: non sarà un Natale come gli altri

Il doppio omicidio di Paupisi, la difesa di Ocone pronta a chiedere l'incidente probatorio

mario e antonia che rivuole il suo futuro non sara un natale come gli altri
Benevento.  

Per loro non sarà un Natale come gli altri. Non può esserlo quando in un attimo hai perso la mamma ed un fratello, ed hai in carcere tuo padre che li ha uccisi. I familiari e la comunità non faranno senz'altro mancare, come sta accadendo da quel terribile giorno, la loro vicinanza, ma per Antonia, 17 anni, e Mario, 23 anni, nulla potrà essere come prima.

Lei, scampata alla morte per un miracolo (e per la bravura dei medici che se ne sono occupati), sta cercando con tutte le sue forze di riguadagnare il futuro che le spetta, lui le sta al fianco e l'aiuta a combattere. Sono i sopravvissuti del duplice omicidio commesso a Paupisi il 30 settembre, dove Salvatore Ocone, 58 anni, aveva scritto la parola fine sulle esistenze della moglie, Elisa Polcino, 49 anni, e di Cosimo, 15 anni, colpendoli con una pietra del peso di 12 chili. La stessa sorte aveva subito Antonia, che come la madre stava dormendo: lei e Cosimo erano stati trasportati nella Opel con la quale Salvatore si era messo in viaggio.

L'auto era stata intercettata nelle campagne di Ferrazzano, sul sedile posteriore c'era il corpo senza vita di Cosimo, mentre Antonia era in condizioni disperate. Era gravissima, ma respirava ancora, grazie al cielo. Un dramma assurdo, anche Mario, quando aveva saputo, era partito dall'Emilia Romagna, dove lavorava. Salvatore era stato arresto dai carabinieri, è affetto da una psicosi cronica che probabilmente non stava curando come avrebbe dovuto. Spiegherà al procuratore Gianfranco Scarfò e al sostituto Chiara Marcaccio, che disporranno successivamente una consulenza psichiatrica, di aver aggredito la coniuge perchè la riteneva troppo autoritaria e aggressiva nei suoi confronti, e di essersela presa anche con i figli.

Ora è in una cella, il suo difensore, l'avvocato Giovanni Santoro ha chiesto al carcere di Benevento un aggiornamento del quadro clinico del suo assistito, monitorato dal Dipartimento psichiatrico dell'Asl. Valutazioni che, unite a quelle di un consulente di fiducia, integreranno la richiesta di incidente probatorio, per fare in modo che sia il Gip a nominare uno specialista che proceda all'esecuzione di una perizia.

Tappe di un inevitabile percorso giudiziario nel quale Mario è accompagnato dall'avvocato Nicodemo Gentile, che impallidisce, ovviamente, rispetto alla tragedia. Pensando a Elena e Cosimo che non ci sono più, ad Antonia che vuole riappropriarsi della sua vita. No, non può essere un Natale come gli altri.