Un debito non onorato. Cocaina comprata e non pagata. In ballo 3.200 euro, la somma costata le due aggressioni ad un 44enne d Benevento. E' questo, secondo gli inquirenti, il movente del doppio episodio di violenza registrato nei giorni scorsi, sfociato nell'arresto operato dalla Mobile, in due diversi momenti, di cinque persone.
Una brutta storia al centro di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, che il 18 dicembre sarà discussa dalle difese dinanzi al Riesame, firmata dal gip Salvatore Perrotta a carico di Guido Gagliardi (avvocato Luca Cavuoto), 37 anni, di San Leucio del Sannio, il primo a finire dietro le sbarre per una ipotesi di tentata estorsione contestata poi in concorso a Daniele Pizzone (avvocato Gerardo Giorgione), 31 anni, di Benevento, e Manuel Ragucci (avvocato Cavuoto), 31 anni, di San Leucio del Sannio.
Sarebbero loro i mandanti delle botte che Gagliardi avrebbe rifilato al 44enne, che si trovava ai domiciliari nella sua abitazione. Un pestaggio al quale Pizzone avrebbe assistito in diretta, a distanza, attraverso una videochiamata su Whatsapp.
Il malcapitato aveva fatto ricorso alle cure dei medici del Fatebenefratelli, poi era stato dimesso. Rientrato a casa, si era trovato di fronte, nella notte, Alessio Ragucci (avvocato Cavuoto ). 21 anni, e Michel Giangregorio (avvocato Fabio Russo ), 34 anni, entrambi di San Leucio del Sannio, che prima gli avevano intimato di dar loro il suo cellulare, poi, di fronte al rifiuto, glielo avevano strappato dalle mani a colpi di pugni, costringendo ancora a recarsi in ospedale. Per loro, dunque, l'addenito di rapina.
Bloccati dalla Mobile e condotti a Capodimonte su disposizone del pm Patrizia Filomena Rosa, i cinue indagati si erano tutti avvalsi della facoltà di non rispondere durante la convalida, al termine della quale il giudice aveva emesso un provvedimento restrittivo nei loro confronti che le difese hanno impugnato. Per il 44enne l'avvocato Fabio Ficedolo.
