Diritto e letteratura: seminario a Benevento

Corso di studi in giurisprudenza dell'Università degli Studi del Sanni

Corso di studi in giurisprudenza dell'Università degli Studi del Sannio, alla presenza di Françoise Lavocat e Otto Pfersmann...

Benevento.  

Lunedì 24 settembre, alle ore 15, presso il plesso didattico di via Calandra, l’insegnamento di diritto e letteratura, tenuto da Felice Casucci, nell’ambito del Corso di studi in giurisprudenza dell'Università degli Studi del Sannio, ospita Françoise Lavocat e Otto Pfersmann.

Si parla di “Narratività e normatività”. Se il diritto è certamente normativo, un problema nasce dal fatto che le norme giuridiche richiedono una giustificazione quanto alla loro esistenza e sostanza. Per una parte della dottrina, la narrazione può produrre una tale giustificazione. Questa tendenza è sostenuta dalla sempre crescente importanza dei casi decisi dalle giurisdizioni supreme come dell’inserimento degli sviluppi costituzionali in racconti epici (come le rivoluzioni americane o francesi, il superamento del Fascismo o la caduta del Muro di Berlino). D’altro canto, una parte della teoria letteraria vede nelle narrazioni un modo di produzione di normatività etica o anche giuridica. Ambedue le discipline convergono allora nell’affermazione simmetrica secondo cui il diritto è narrazione e la narrazione produce normatività. Questa tesi verrà esaminata nelle sue diverse manifestazioni e illustrata con esempi significativi. Sarà rifiutata in quanto ignora una distinzione di natura nella funzione delle narrazioni in contesti letterari e giuridici e crea così una illusione naturalistica e ideologica.

Françoise Lavocat è professoressa di letteratura comparata all’Università Sorbonne Nouvelle- Paris 3, e direttrice del Centre d'Études et de Recherches Comparatistes (CERC EA 172), membro dell’ Institut Universitaire de France e dell'Academia Europaea. Era Fellow del Wissenschaftskolleg zu Berlin (2014-2015) e presidente della Société française de littérature générale et comparée (SFLGC) (2014-2016). Temi di ricerca : Teorie della Finzione, Teoria dell’interpretazione, Epistemologia del comparatismo, Racconti di catastrofi, Romanzo e teatro nella prima modernità europea (seicento-ottocento), Demografia dei personaggi finzionali (ottocento). Pubblicazioni  (scelta): Arcadies malheureuses, aux origines du roman moderne (Paris, Champion, 1998) ; La Syrinx au bûcher: Pan et les satyres à la Renaissance et l'âge baroque. Genève, Droz 2005; La théorie littéraire des mondes possibles. Paris, éditions du CNRS, 2010 (cura); Fiction et cultures. Nîmes, Lucie éditions, 2010 (cura con A. Duprat); Pestes, incendies, naufrages: écritures du désastre au dix-septième siècle. Turnhout, Brepols, 2011 (cura); Le mariage et la loi dans la littérature narrative avant 1800. Louvain 2013, Peeters, (cura G. Hautcoeur); Interprétation littéraire et sciences cognitives. Paris, Hermann 2016 (cura); Fait et fiction. Pour une frontière. Paris, Le Seuil, 2016 (traduzione italiana da uscire).

Otto Pfersmann è ordinario di Filosofia del diritto e di Diritto costituzionale comparato all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS: Scuola per gli Studi Avanzati in Scienze Sociali) di Parigi ove dirige l’Istituto per lo Studio delle Norme Giuridiche (CENJ) dopo essere stato professore a Lione e alla Sorbona. Le sue ricerche concernano tra l’altro la teoria dell’interpretazione e dell’argomentazione giuridica, l’ontologia dei sistemi giuridici e il problema della gerarchia delle norme, la distinzione tra diritto e morale, la teoria dei diritti fondamentali. Scelta di alcune pubblicazioni recenti: «Giustizia costituzionale tra politica e diritto» in: Roberto Romboli (cura.), Ricordando Alessandro Pizzorusso. Il pendolo della Corte, Torino Giappichelli 2017, pp. 87-98; «Studiare una religione con gli strumenti dell'analisi normativa?» in: Sociologia del diritto, 1/2017, pp. 125-139; «Le juge dans la démocratie constitutionnelle», in: Cités 69 (2017), pp. 9-18; «Legal Globalisation as a Municipal American Problem: Annuario di Diritto Comparato e di Studi Legislativi 2017, pp. 475-498.

Redazione Bn