Ministro Bernini inaugura anno Conservatorio: "Arte e scienza collegate"

Dopo Unisannio incontro al San Vittorino: "Noi vicini e pronti ad ascoltare sempre"

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Benevento.  


“Un piacere essere qui per inaugurare l'anno accademico dell'Università del Sannio e quello del Conservatorio: Università e alta formazione artistica musicale e coreutica devono essere strettamente collegate”. Così Annamaria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca ieri a Benevento. Nella cornice di San Vittorino il ministro ha apprezzato la magistrale performance degli studenti del Conservatorio, splendidamente guidati dai maestri, e ha spiegato: “Non esiste una scienza e una disciplina che non abbia in sé lo spirito dell'arte. Poi accanto serve anche la costanza. Per me è un vero onore inaugurare assieme l'anno accademico dell'Università e del Conservatorio, perché noi ci siamo, il ministero c'è, ascolta ed è accanto a tutte le realtà”.

A darle il benvenuto la direttrice del Conservatorio Caterina Meglio, che dapprima ha ricordato la Giornata della Memoria e poi si è soffermata sulle attività del Conservatorio: “Tanti sono gli sforzi per rispondere in pieno alla nostra missione educativa in un'istituzione di assoluta eccellenza. Ad oggi abbiamo più di mille studenti, un incremento frutto anche del contestuale aumento della richiesta formativa da parte di studenti stranieri. E' la risultante di una reputazione fatta di qualità della didattica e della capacità di innescare virtuosi circuiti sia nel contesto sociale che nel mondo del lavoro. il corrente anno accademico, sono state istituite 14 nuove cattedre tra cui una molto innovativa di Diritto e legislazione dello spettacolo, unica in Italia, insieme a quella dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Infine, il presidente del Conservatorio di Benevento ha rivolto un appello al ministro affinché verifichi "la possibilità di instituire i Dottorati di ricerca anche nell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica", perché "in questo ambito abbiamo bisogno di figure specializzate con l’obiettivo di superare le attuali asimmetrie in ottica di armonizzazione tra saperi".

Dal palco, nel corso delle sue conclusioni, il ministro ha sottolineato che “i dottorati esistono già perché molti studenti si sono inventati i loro strumenti ma noi continueremo ad implementarli”.