Concerto per Clarinetti di fine ‘700 con il M° La Banca

Progetto Musica AcliArteSpettacolo Sannio

Airola.  

E’ stato un viaggio nel tempo quello che il clarinettista, musicologo e studioso del clarinetto antico Rodolfo La Banca ha offerto al pubblico nel corso del concerto che domenica, 10 febbraio 2019, ha chiuso la due giorni di Masterclass su “Il clarinetto storico” promossa e organizzata dall’Accademia Progetto Musica AcliArteSpettacolo Sannio.

L’evento musicale, svoltosi presso il salone del Convento di San Pasquale di Airola nell’ambito di “Progetto Musica anno XX – Piazze, Chiostri e Chiese”, ha visto l’esecuzione, da parte del M°La Banca e dei musicisti che hanno partecipato alla due giorni seminariale, di brani musicali composti tra il 1680 e il 1810 e, in particolare, delle composizioni mozartiane e dei repertori della Vienna di fine ‘700.

I brani sono stati preceduti e intervellati dalle note storiche e dalla presentazione di strumenti antichi, come il clarinetto chalumeau, il corno bassetto, l’oboe e il clarinetto barocchi, con cui è stato eseguito il concerto.

“Lo splendore del clarinetto – ha spiegato il M°Rodolfo La Banca - è avvenuto nel classicismo viennese con Haydn, Mozart, Beethoven ed è, quindi, importante approfondire il linguaggio musicale del ‘700 con tutti i retroscena, gli usi e costumi dell’epoca perché attraverso lo strumento possiamo anche scoprire aneddoti sulla massoneria, intesa come l’associazione che tentava di promuovere la musica, e su Mozart che sperimentò il clarinetto in tutte le sue potenzialità portandolo ad altissimi livelli e creando un linguaggio drammaturgico, logico-formale potente che è stato, poi, copiato dal classicismo, dal preromanticismo e dal romanticismo.”

“Cerchiamo di riportare alla luce un linguaggio musicale diverso da quello moderno, le sonorità che Mozart, Haydn, Beethoveen e Rossini conoscevano e che spesso erano fruibili in spazi ristretti come le corti” - ha dichiarato il M° La Banca, spiegando la differenza tra il clarinetto antico e quello moderno.

“Oltre al colore più chiaro e al materiale, che è legno di bosso diverso dall’ebano con cui vengono costruiti quelli moderni, il clarinetto antico – ha precisato il musicologo - si distingue principalmente per il sistema di estensione musicale, spesso privo di chiavi o dotato al massimo di cinque o sei chiavi.

Si tratta di meccanismi più macchinosi, che rendono lo strumento non sempre comodo da suonare ma non meno affascinante, rispetto al sistema moderno fatto, invece, di 17 chiavi, necessarie per proiettare il suono nei teatri d’opera.”

Un evento originale nel panorama delle proposte musicali del territorio che apre il ventennale dell’accademia “Progetto Musica”, che si appresta - come ha evidenziato il presidente, nonché referente provinciale di Acli Arte Spettacolo Sannio, Carmine Ruggiero, – alla seconda edizione del Concorso Internazionale di interpretazione musicale per clarinetto e oboe “Samnium” e alla nuova iniziativa “Chi è di scena stasera?” che unisce teatro, musica e cinema.