Feo Fest, dal 23 al via il festival di stampo ecologico - culturale

Sei giorni che animeranno Foiano Val Fortore e i suoi boschi

feo fest dal 23 al via il festival di stampo ecologico culturale
Foiano di Val Fortore.  

Save the date per il 23 agosto duemila22, serata di apertura per la seconda edizione di Feo Fest – Terre Nostre,
festival di stampo ecologico - culturale patrocinato dal Comune di Foiano di Val Fortore (BN), con alla guida il Sindaco Giuseppe Antonio Ruggiero, e ideato dal Collettivo_Gea per la direzione artistica di Alessandra Facchiano, Angela Cerritello e Matteo Fioretti.
Feo Fest animerà dal 23 al 28 agosto il borgo antico di Foiano ed i suoi siti boschivi, trovando travolgente
inaugurazione con il Concerto al Tramonto presso Piazza Campanile il giorno 23 agosto alle ore 20:00, tra atmosfere opalescenti e orizzonti rossi di nuvole. Ad animare la prima e buon augurale serata del contest saranno gli artisti e musicisti Riccardo Tesi e Maurizio Geri. Tesi, organetto alla mano, e Geri, chitarrista dallo spirito gipsy jazz, bruciano il palco come fuoco perpetuo. Dopo l’incontro nel 1994, nasce tra i due un sodalizio che li vede solcare numerosi palcoscenici nella formazione Banditaliana, con all’attivo cinque dischi e quattro opere esplorative e re- interpretative della tradizione musicale emiliana e toscana. E con Tesi e Geri, maestri indiscussi della world music, accade un fatto strano: la musica non la si ascolta, ma la si “abita”. Nello spazio di un pentagramma i due artisti riescono a condensare, e senza sforzo, una densità sonora tale da travolgerci come cascata di note scroscianti. E le strade di Foiano di Val Fortore prenderanno nuova vita divenendo una scenografia a cielo aperto nonché opera di video arte diffusa, organica e vivente. Humana, digital work ideato e realizzato dal Collettivo_Gea sarà inaugurato la notte del 23 agosto e resterà fruibile fino al 26 dello stesso mese esclusivamente in “notturna”. I siti scelti per l’esposizione sono quelli del Piazzale Ex Carcere e di via Orticelli che disegnano una sorta di percorso visuale, uno spazio da attraversare tre le proiezioni dei volti degli abitanti del luogo che giganteggeranno sulle mura e le pareti del borgo. Genetiche moderne su case e palazzi antichi. Zigomi, nasi, occhi, bocche afone o intonanti canzoni e vetuste filastrocche. Quasi a richiamare un’Odissea tutta fortorina, quella tradizione orale che, passando per Omero, ha poi dato vita a tutta la cultura occidentale. La scelta del linguaggio video-artistico non è casuale, ma anzi si impone per la facilità di accordo con i nuovi media comunicativi e per una sua rapida lettura da parte degli spettatori. A venirne fuori è un itinerario avvolgente, dinamico e dal forte impatto emotivo. E Piazzale Ex Carcere sarà anche meta di quanti vorranno deliziare il palato con i sapori unici della tradizione fortorina. Una sezione dedicata all’enogastronomia, a cura di Ilenia Cerritello, che nelle serate del 23.24.25.26 agosto offrirà la possibilità di scoprire le eccellenze del territorio grazie alla presenza di una serie di selezionate aziende che sposano la visione green di Feo Fest in ambito culinario. Il 27 agosto sarà, invece, la volta dell’Aperibosco presso il Bosco Frosolone, mentre il 28 agosto del Caffè all’Alba alle prime luci del giorno presso il Teatro del Sole. Feo Fest – Terre Nostre per questa edizione duemila22 all’insegna della green revolution apre, allora, le porte di Foiano di Val Fortore e del suo Bosco Frosolone a suon di musica, video arte, cinema, poesia, fotografia analogica, land art, danza. Una serie di performance live che vedono sulla scena numerosi artisti e che arricchiscono la già rodata offerta formativa di workshop gratuiti, a cui questa’anno si aggiungono anche i laboratori di nature experience, per restaurare un rapporto nuovo e sincero con la natura. Sei giorni, quattro notti, un concerto al tramonto, uno all’alba, sedici professionisti della cultura per un fitto programma gratuito di eventi, esposizioni e stage che esce fuori dall’argine del consueto per approdare a nuovi contesti artistici ed esperienziali.
Il programma completo del festival prevede:
23 agosto ore 20:00 - concerto al tramonto, i ritmi trascinanti della world music con Riccardo Tesi e Maurizio
Geri (Piazza Campanile)
24 agosto ore 21:00 - Le cinque stagioni, spettacolo danzante musicato con e a cura di Matteo Fioretti e
Margherita Dotta e con la partecipazione di Leonardo Maietto, Antonio Cicoria e Enzo Nini, ospite d’onore della
serata (Piazza Campanile)
25 agosto ore 21:00 - Totò poetry culture, poesia “elettronica” con Gianni Valentino e Lello Tramma (Piazza
Campanile)
26 agosto ore 21:00 - I Villani, film documentario per la regia di Daniele De Michele (Piazza Campanile)
27 agosto ore 18:00 - Glass in the woods, performance sonora con Alessandra Facchiano ed Elisabetta Loconsole

(Bosco Frosolone)
23.24.25.26 agosto dalle ore 20.00 - Humana, video esposizione diffusa a cura del Collettivo_Gea (Via Orticelli
/Piazzale Ex Carcere)
27 agosto dalle ore 18:00 - esposizione opere workshop dei laboratori di Nature Experience, Land Art e
Fotografia Analogica (Bosco Frosolone)
28 agosto ore 6:30 - Cconcerto all'alba con SJC, suggestivo risveglio con la voce straordinaria di Sara Jane
Ceccarelli e la chitarra saggiamente pizzicata da Lorenzo De Angelis (Teatro del Sole)
workshop formativi
24.25.26.27 agosto

Laboratorio di Land art, a cura di Angela Cerritello (Bosco Frosolone)
laboratorio di fotografia analogica, a cura di Teodora Zuppa (Teatro Comunale)
laboratorio di propedeutica musicale, a cura di Alessandra Facchiano (per bambini dai 5 ai 10 anni) in
collaborazione con Arianna La Torre (Campo da Bocce)
Nature Experience
24.25.26.27 agosto - percorso sensoriale, breathwalk, gioca yoga e mandala, laboratori olistici a cura di
Oriana Lapollo (Bosco Frosolone)

Il Fortore come terra di meraviglie da scoprire e riscoprire all’insegna dell’eco-sostenibilità, ricordando che la prossimità alla natura e alle buone vecchie abitudini del passato è la prima lezione di ecologia. Ma non solo, con questa edizione Feo Fest vuole ribadire che il paese esiste, è fatto concreto, che il sistema-borgo è realtà in cui investire. E’ vero, entroterra significa letteralmente zona lontano dalla costa, all’interno e forse suggerisce ciò che è tagliato fuori. Eppure i nostri borghi hanno storie antiche, disegnate sulle nostre facce antiche e, a guardarli bene questi paesi, ognuno con la sua specifica bellezza, ognuno con qualcosa da dichiarare, con la sua matassa di leggende e tradizioni, appaiono come piccole roccaforti di un paesaggio umano, culturale e ambientale autentico, non confezionato e non convenzionale che resiste al tempo. E allora sconfinare, superare il confine e spalancare i nostri panorami e patrimoni alla comunione e alla bellezza. Nessuna frontiera, solo musica e arte e condivisione dal tramonto fino all’alba, sotto questo nostro cielo del Fortore.