Cerreto Sannita: gremito l'incontro dell'Anpi

Appuntamento dal titolo: "Il loro grido è la nostra voce: sotto le macerie, la resistenza”

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Cerreto Sannita.  

“L'Associazione Nazionale Partigiani non è solo memoria del passato, ma è viva e militante. La sua forza risiede nella coerenza con i valori fondanti della Costituzione Italiana”. Con queste parole Maurizio Cuzzupè Presidente ANPI Valle Telesina ha aperto a Cerreto Sannita presso il Palazzo del Genio l’incontro dal titolo “Il loro grido è la nostra voce: sotto le macerie, la resistenza”.
La platea gremita di pubblico ha sottolineato una testimonianza di ribellione morale per la difesa dell’uomo e della sua dignità. Si è parlato di etica, violenza e geopolita il tutto coordinato dalla professoressa Lucia Santillo docente di materie letterarie al Telesi@.
“La vita consapevole richiede virtù civiche. La temperanza è la base della convivenza politica. L'intemperanza genera orrore” ha proseguito Maurizio Cuzzupè. "L'analisi della situazione a Gaza suggerisce che il cessate il fuoco sia frutto di una logica utilitaristica fredda e di pressioni geopolitiche, non di un autentico desiderio di pace. C'è il pericolo che la tregua si trasformi in un mero protettorato economico per seppellire le responsabilità, riducendo le persone a comparse in un piano di affari. Il tragico numero di cronisti uccisi a Gaza (oltre 247) ci fa esprimere il pieno sostegno ai giornalisti di inchiesta. L'informazione non serve a chi governa ma serve chi è governato".
Sono intervenuti poi Brunella Carraturo referente Emergency BN-AV evidenziando la cura come risposta; Luigi Marino responsabile gruppo Amnesty n.312 Benevento evidenziando la difesa del diritto, Marco Natale referente Libera Valle Telesina / Caudina dove rimarcava la promozione della giustizia ed infine, la toccante testimonianza diretta di Mohammed Matar referente del collettivo Hurriya che ha raccontato la tragedia della popolazione
di Gaza. Ha concluso il Presidente ANPI Valle Telesina Maurizio Cuzzupè “La nostra Resistenza continua in modo pratico: ascoltando, agendo, sostenendo. Il nostro testamento per il futuro è un rifiuto radicale dell'indifferenza per rafforzare la democrazia”.