Boom di agriturismi e b&b nel Sannio, ma reggeranno?

L'analisi di Luigi Ruscello

Benevento.  

Prosegue l'analisi di Luigi Ruscello sul turismo a Benevento, e dopo aver analizzato i dati dei flussi di visitatori in città Ruscello analizza l'evoluzione dell'offerta alberghiera di Benevento e provincia, osservando come sia esponenzialmente cresciuto il numero di strutture extra alberghiere di piccole dimensioni: 

"In un precedente intervento ho trattato l’aspetto più rilevante del turismo e cioè le presenze registratesi in Benevento Città e nell’intera Provincia. In termini economici dunque mi sono occupato della domanda.

Questa volta esaminerò l’offerta, cioè la consistenza e composizione del sistema ricettivo sia in Benevento Città, sia negli altri comuni provinciali.

In effetti, quanto al numero complessivo degli esercizi presenti, sì è replicato quanto accaduto più in generale nel sistema economico provinciale: le micro unità operative sono state espulse dal mercato, spiegando così la riduzione del numero di esercizi che si rileva dal 1954 al 1988, cioè: da 68 a 36 unità complessive. Oggi, però, con l'agriturismo e le altre forme di ricettività extra-alberghiera, si assiste all’impetuoso rinascere di microimprese, le quali peraltro potrebbero incorrere nello stesso tipo di crisi dei decenni scorsi se non si adegueranno al mercato.

È nell’ultimo ventennio, tuttavia, che si è scatenato questo fenomeno. Nel 1996, su un totale di 44 esercizi solo 7 erano extra-alberghieri, con 70 letti disponibili; mentre, gli alberghi erano 37, con 1.475 letti.

Alla fine del 2016, gli esercizi alberghieri sono sì saliti, ma sono giunti a 49 unità, cioè alla consistenza già conseguita nel 2006. I letti, però, sono aumentati da 2.006 a 2.256. Gli extra-alberghieri, invece, crescono in un modo incredibile, raggiungendo prima le 211 unità nel 2006, con 1.666 letti, ed esplodendo ancor più nel 2016 con 597 unità e 4.136 letti.

In realtà, alla base dell’incremento degli esercizi extra-alberghieri, si pongono gli alloggi in affitto gestiti in modo imprenditoriale e i Bed & Breakfast. I primi da 39 unità del 2006 salgono alle 188 del 2016 e i secondi giungono a 197 contro i 32 del 2006. Anche gli agriturismi partecipano all’incremento, ma in modo più contenuto: da 134 a 182.

Negli anni è quindi evidente il progressivo e più che sensibile aumento degli esercizi a basso potenziale ricettivo e la corrispondente stasi dell’offerta verso strutture di più ampie dimensioni e maggiore capacità di allinearsi agli standard richiesti dai mercati.

Tuttavia, la diffusione di tali forme ricettive ha prodotto un ampliamento dell’offerta a livello comunale. Nel 1996, infatti, solo 24 comuni della provincia erano dotati di almeno un esercizio ricettivo; mentre, nel 2006 sono diventati 64, per raggiungere poi la quasi totale copertura nel 2016 con 73 su 78. A tale data, infatti, risultano sprovvisti di servizi ricettivi i comuni di Arpaia, Bucciano, Ginestra degli Schiavoni, San Nazzaro e Sant’Arcangelo Trimonte. È interessante notare che è aumentato in buona misura anche il numero di comuni con almeno 100 posti letto: nel 1996 erano appena 4, saliti poi a 9 nel 2006 e, infine, a 17 nel 2016.

Il fatto più rilevante, comunque, è costituito dal mutamento sostanziale del modello di accoglienza provinciale. Gli esercizi alberghieri, che nel 1976 rappresentavano l’84% del totale si sono dapprima ridotti al 19% nel 2006 fino a rappresentare appena l’8% nel 2016.

Per esprimere un giudizio più ponderato sulla situazione provinciale è necessario però istituire un confronto e quello qui utilizzato fa riferimento alla media nazionale.

Ebbene, ove si consideri il modello medio italiano, si ottiene che Benevento Città, nel 2016, gli si avvicina molto poiché, se nel 1996 vi erano solo 5 alberghi dotati di 333 letti, nel 2006 il peso scende dal 100% al 33% perché gli alberghi divengono 7 e si contano 14 extra-alberghieri; mentre, nel 2016, gli alberghi, con 8 unità, rappresentano il 17% in seguito all’incremento degli extra-alberghieri a 40 unità. Alla stessa data la composizione italiana è analoga, in quanto i 33.163 esercizi alberghieri rappresentano il 19% del totale. Gli altri comuni provinciali, invece, con un peso del 7% degli alberghi continuano ad essere distanti dalla media nazionale.

Per quanto concerne la dimensione media, essendo pubblicati solo i posti letto per gli esercizi extra-alberghieri, il calcolo è stato effettuato dividendo il numero di letti per quello degli esercizi. In questo caso, la dinamica italiana, nel periodo 1996-2016, vede un aumento del 31% per gli alberghi e un calo di egual valore per gli extra. Gli alberghi, infatti, passano dai 52 letti del 1996 ai 62 del 2006 ed ai 68 del 2016. Gli extra-alberghieri, invece, scendono dai 27 del 1996 ai 24 del 2006 ed ai 19 del 2016.

La Città di Benevento, per gli alberghi, ha una dinamica positiva che, pur essendo modesta (+10%), le permette di conservare un valore assoluto superiore a quello nazionale. Alla fine del 2016, infatti, la media dei posti letto per albergo è pari a 73, contro i 68 nazionali. Per gli extra-alberghieri, invece, la media è quasi la metà di quella italiana: 10 contro 19. Gli altri comuni provinciali, infine, fanno segnare valori sempre nettamente inferiori a quelli medi nazionali".