Petrucciani: costituire l'agenzia per lo sviluppo

Il numero uno dell'associazione UniItalia indica la strada

Benevento.  

In un incontro svoltosi presso la propria sede a Benevento in piazza IV Novembre, l’associazione Unitalia attraverso il suo vertice, Milena Petrucciani, impegnata da decenni nella difesa dei diritti delle Imprese, ha risollecitato l’immediata istituzione di una Agenzia per lo Sviluppo da più anni proposta agli Enti territoriali, pure condivisa ma mai creata, quale necessario strumento di coordinamento di azioni nei confronti del commercio, dell’artigianato, del turismo e dei servizi: una Agenzia con il compito di elaborare proposte, realizzare attività e che ne misuri anche i risultati raggiunti rispetto a quelli preventivati perché è inconcepibile rimanere fermi dinanzi al continuo retrocedere economico e culturale della Città e del Sannio. E’ stata sottolineata l’importanza dell’Agenzia quale prezioso ed indispensabile strumento del Sannio e per il Sannio piuttosto che sterili contrapposizioni territoriali, sia politiche che istituzionali, utili solo all’ulteriore emarginazione del nostro territorio. Milena Petrucciani a proposito delle contrapposizioni territoriali ha ricordato il forte legame territoriale esistente tra Unitalia, Confcommercio e Fapi, esempio importante di come si possano costruire alleanze in un territorio interno e difficile.
“Bisogna fare scelte importanti ed alla luce del sole; tutti si devono assumere le proprie responsabilità: oggi il confronto non è più tra Organismi ma tra i territori. Benevento si sta spopolando innanzi a momenti di grande crisi che ci devono far riflettere per capire dove andare. Charles Spurgeon ha detto che il primo che fa le critiche a tutto è quello che non fa niente. A noi non piace criticare ma essere presenti attraverso una Agenzia per lo Sviluppo che faccia rete tra le istituzioni e non solo, da costruire con paziente interlocuzione utilizzando le tecnologie digitali, affinchè il territorio abbia i giusti benefici scaturenti dalla coniugazione –ad esempio- dell’ enogastronomia con Falanghina Città europea del Vino 2019, col BCT, con Città Spettacolo e con le Universiadi. Così continuiamo solo a celebrare eventi e manifestazioni che non garantiscono effetti economici tangibili alla comunità”.
“Scriviamo un futuro –ha esortito Petrucciani- che abbia una funzione economico-sociale attraverso l’elaborazione di un piano strategico per farci dire dal territorio chi siamo e dove vogliamo andare perché oggi neanche più lo sappiamo. E’ necessaria una analisi, prima di sintesi e poi di prospettiva nella consapevolezza che siamo una piccola realtà che arranca soprattutto nell’implementare l'innovazione. E’ fondamentale ricucire risultati nelle attività istituzionali in un contesto che ci vede costretti a difenderci da soli: affidiamoci ad un diverso coinvolgimento a sostegno di tutte quelle creatività presenti, in particolare ad un coinvolgimento maggiore dei giovani nelle attività e negli organismi decisionali: giovani non solo anagraficamente ma anche culturalmente, uomini e donne liberi di esercitare il proprio pensiero e la propria libertà, senza essere sottoposti al vincolo del padrino politico di turno. Dobbiamo iniziare a pensare in modo
moderno, giovane promuovendo l’aggregazione in rete ed una vera cultura del cooperativismo culturale ed
imprenditoriale”.
Ci sono territori che sono definiti vincenti, almeno secondo l'immaginario collettivo: e la gente vuole stare dove si vince: facciamo diventare il Sannio un territorio vincente! I governi, sia territoriali che nazionali degli ultimi anni, non sono stati presenti, ci hanno abbandonati. “Ritengo -ha concluso Milena Petrucciani- che il nostro modo di fare gruppo sia quello a cui guardare. Benevento potrebbe essere al centro del sistema mentre oggi è solo in una zona interna della Campania.
Siamo ad un punto di svolta in cui dobbiamo avere il coraggio di trasformare anche le Associazioni in occasione di sviluppo del territorio: altrimenti è la fine”.