"Dati Istat su retribuzioni, frenata preoccupante"

Il commento della Uil Avellino - Benevento, Bosco: "Ridurre tasse su lavoro e pensioni"

Benevento.  

“A giugno 2019 la crescita annua delle retribuzioni contrattuali orarie si ferma allo 0,7%. Un risultato più che dimezzato rispetto a maggio (+1,6%). Si tratta del livello più basso da dicembre 2017. Una brusca frenata che annulla il vantaggio fin qui goduto sui prezzi”. E' l'analisi della Uil di Avellino e Benevento relativa ai dati Ista sulle retribuzioni e rispetto ai quali viene evidenziato: “A giugno 2019 l'inflazione si è attestata allo 0,7%. La forbice quindi si richiude, con tutto ciò che ne consegue in termini di potere d'acquisto. Era ormai da più di un anno, dal maggio 2018, che retribuzioni e inflazione non si riallineavano. Intanto, risale a luglio 2019 la fiducia dei consumatori (da 109,8 a 113,4), riportandosi ai livelli di gennaio, dopo il calo di giugno. Tra i settori produttivi fa eccezione la manifattura, ai minimi da gennaio 2015, nonostante all'interno del comparto ci siano delle componenti in recupero”.

“I dati diffusi dall’Istat in merito alla frenata delle retribuzioni – commenta Fioravante Bosco della Uil Avellino – Benevento - non fanno altro che confermare le nostre preoccupazioni. Se diminuisce il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, è il Paese nel suo insieme a pagarne le conseguenze. Dunque, ribadiamo la nostra richiesta di riduzione delle tasse su lavoro e pensioni. Oltre alla riduzione del cuneo fiscale, una delle soluzioni più pratiche, efficaci e senza aggravi aggiuntivi per il bilancio dello Stato, sarebbe anche quella di detassare tutti gli aumenti contrattuali. Speriamo che il governo Conte voglia accogliere queste nostre richieste di buon senso ed efficaci per lo sviluppo del Paese”.